Centrodestra
Stefano Dambruoso e Elena Ugolini
Dalla scuola alla politica: Elena Ugolini, candidata del Centrodestra alle regionali protagonista di una serata al palazzo delle Orsoline per parlare di scuola, formazione e futuro delle nuove generazioni. Ma anche di quello che non va nella nostra regione e di cosa deve cambiare per migliorare la vita dei cittadini emiliani.
E' stato un incontro molto partecipato, organizzato da Alberto Guareschi e Stefano Dambruoso che hanno presentato Elena Ugolini in una scuola che è stata per tante generazioni una culla di cultura e vita. Alberto Guareschi, ex alunno del liceo classico del Sant'Orsola ha ricordato come il suo prof di religione, l'indimendicato don Giulio Ranieri gli insegnò come il valore più importante della vita e della politica sia mettere l'uomo al centro. “Da una chiacchierata con Elena Ugolini ho capito che condivideva questo stesso principio. Mettere al centro dei valori della politica l'uomo, contro ogni qualunquismo”. Dambruoso, magistrato, ex parlamentare, ha introdotto Elena Ugolini, sottolineando lo spirito di servizio che condivide con la candidata del centrodestra. Prima di dare la parola alla Ugolini, un intervento prezioso della madre superiora delle Orsoline, Madre Flavia, che ha salutato i presenti e i numerosi ex allievi: «L'apostolato educativo ha sempre animato la nostra congregazione, siamo felici che gli ex allievi abbiano chiesto di potersi rivedere in questa scuola dove hanno trascorso molti momenti importanti. Questa sia un'occasione di stimolo per noi cattolici: qui non entrano partiti, ma una condivisione fraterna di stimolo e intenti”.
Poi è arrivato il momento di Ugolini che, da preside e insegnante di lungo corso nelle scuole bolognesi ha parlato a ruota libera di tutto. Di scuola. Soprattutto. Spiegando come la forza della scuola stia proprio nel fatto che ogni giorno si scopre sempre qualcosa. “Ho deciso di candidarmi - ha detto -per mettermi a disposizione di tutti grazie all'esperienza chi ho maturato a scuola come insegnate e come preside». «Quello che mi ha spinto a candidarmi è stato il fatto che nella nostra regione mancano tante cose: la libertà di scegliere a quali scuole iscrivere i propri figli, mancano politiche familiari che mettano al centro i bambini. Ecco, quello che serve è dare alle famiglie la possibilità di scegliere». Tanti altri argomenti sono stati toccati: il calo della natalità in Emilia Romagna (“dobbiamo aiutare chi vuole mettere al mondo dei figli»), un nuovo piano casa che preveda un investimento per gli studenti; nuove opere che possano arginare i fenomeni eccezionali del maltempo. Per concludere: «Mi hanno detto che io non ho mai amministrato. Ma ho sempre lavorato. Questo so, e questo posso fare per cambiare marcia».
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