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In tavola

«Vorrei una quattro ragioni», la pizza contro la violenza di genere

«Vorrei una quattro ragioni», la pizza contro la violenza di genere

di Giovanna Pavesi

29 Novembre 2024, 11:59

Si chiama «quattro ragioni» ed è la pizza che, tramite un involucro illustrato, ha il compito di contrastare la violenza di genere. È la nuova campagna di Maschi che si immischiano Aps, l’associazione che a Parma, da anni, promuove tra gli uomini l’impegno personale nell’evitare e prevenire qualsiasi forma di violenza fisica, sessuale, psicologica ed economica nei confronti delle donne, contrastando mentalità patriarcali e promuovendo rapporti di uguaglianza e rispetto, e che grazie all’adesione di 92 pizzerie tra Parma, provincia e altre sei regioni italiane, propone una riflessione a chiunque acquisterà una pizza da asporto.
Sono, infatti, 37.100 le «quattro ragioni» in partenza, che saranno consegnate dentro ai cartoni stampati con una vignetta di «Gianlo», Gianlorenzo Ingrami, vignettista che, da tempo, appoggia l’associazione e che ha portato ironia e consapevolezza nella sua illustrazione, per proporre non solo una riflessione sul tema delle relazioni e sul come ci si sta, ma anche una responsabilizzazione, perché è spesso dentro le mura domestiche che si consumano comportamenti abusanti. Ed è (anche) dalla convivialità di una pizza condivisa in famiglia, che si può ragionare sugli atteggiamenti che nelle case vengono trasmessi da una generazione all’altra. Ma il messaggio dell’iniziativa di Maschi che si immischiano (che ha il patrocinio del Comune di Parma) è soprattutto quello di una vicinanza sincera a tutte le vittime, che ricorda loro, con un cartone della pizza, che non sono mai sole e che chiedere aiuto è possibile. La campagna «pizza quattro ragioni» arriva dopo le bustine di zucchero distribuite nei bar dall’associazione due anni fa, che, questa volta, ha voluto raggiungere la cittadinanza all’interno delle mura domestiche.
Ma per Maschi che si immischiano, la casa resta anche il luogo dello stare insieme, in cui a tavola non solo si può condividere una riflessione, ma è necessario portare nuovi punti di vista, educare ed esercitare il dubbio. «Abbiamo voluto far passare un messaggio volutamente delicato, perché quando una persona va a prendere una pizza non vuole trovarsi un’immagine troppo dura, ma vuole avere un momento di distensione, in compagnia di amici e familiari – ha spiegato Stefano Fornari, tra i fondatori di Maschi che si immischiano, ex presidente e oggi uno dei soci, che sottolinea come sia necessario entrare nelle case per fornire un aiuto, responsabilizzando gli adulti, che spesso sono in presenza di bambini -. Abbiamo scelto la vignetta che Gianlo ci ha preparato, che coglieva, con delicatezza, i vari punti senza danneggiare nessuno e secondo noi ha centrato bene l’argomento. Noi cerchiamo di portare degli spunti di riflessione, l’importante è che se ne parli e che sia abbia consapevolezza e che ci si ragioni un po’. Dobbiamo contaminare con cose positive e ci auguriamo che nasca qualcosa di buono».

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