Scuola
Ieri la scuola Bottego si è trasformata in un colorato e vivace palcoscenico di colori e forme grazie alla Giornata mondiale dei calzini spaiati.
Un evento unico che ci invita a riflettere sull'importanza della diversità e dell'inclusione, valori fondamentali che caratterizzano la nostra comunità scolastica. L'atmosfera carica di entusiasmo e gioia si respirava in ogni corridoio, aula o spazio comune. Gli alunni e tutto il personale scolastico, felici nel mostrare i loro calzini unici e stravaganti, hanno dimostrato che, proprio come i calzini, ognuno di noi ha una sua storia e un valore unico. Abbiamo visto calzini a righe, a pois, con personaggi dei cartoni animato e con disegni creativi , tutti insieme a formare un mosaico di identità e personalità.
«Questo - hanno sottolineato le insegnanti - ha reso evidente quanto sia bello essere diversi e quanto ognuno di noi contribuisca a rendere la nostra scuola speciale. Il concetto di " insieme è bello" ha preso vita in modo tangibile. Ogni calzino , pur essendo spaiato , ha trovato il suo posto nel grande lavaggio della nostra scuola. Questa immagine ci ha insegnato che anche quando ci sentiamo diversi o isolato, siamo comunque parte di qualcosa di più grande. Le nostre differenze non ci separano, ma ci uniscono , creando un grande e unico gruppo».
Tra i calzini colorati che hanno riempito la scuola , spicca un calzino bianco con due ali. «Questo calzino speciale - aggiungono le maestre - è in ricordo di una nostra alunna che ci ha lasciato troppo presto. La sua presenza , anche se fisicamente assente , continua a vivere nei nostri cuori. Sappiamo che avrebbe amato questa giornata, con tutti i colori danzanti e il messaggio di inclusione che trasmettono. La scuola le ha voluto dedicare un pensiero speciale ricordando che ogni calzino , anche se spaiato, ha un posto importante nella nostra scuola e nei nostri cuori».
r.c.
© Riproduzione riservata
Contenuto sponsorizzato da BCC Rivarolo Mantovano
Gazzetta di Parma Srl - P.I. 02361510346 - Codice SDI: M5UXCR1
© Gazzetta di Parma - Riproduzione riservata