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L'ex comandante dei Ris di Parma, Luciano Garofano: "Sull'impronta 33 forse un errore di software". Legale Poggi, Estathé dimostra presenza Stasi quella mattina

Consulenti della difesa di Sempio, "L'impronta 33 non è la sua'"

04 Luglio 2025, 15:25

A proposito dell’impronta 33 attribuita ad Andrea Sempio dai consulenti della Procura quelle 15 «minuzie non sono obiettivamente riscontrabili» e «molto probabilmente non appartengono ad Andrea Sempio».
Per l’ex comandante del Ris di Parma, Luciano Garofano, consulente della difesa Sempio che depositerà probabilmente entro lunedì un integrazione» «c'è stato un errore di orientamento di dell’impronta di Sempio rispetto a quella latente» e alcuni di queste componenti vengono dalla struttura muraria «a causa di un software che poteva essere usato meglio». «Quei 15 punti caratteristici non ci sono», ha detto Garofano.

 Il legale della famiglia Poggi, Gian Luigi Tizzoni, si augura che «ci sia più correttezza e che non si ripetano situazioni incresciose come quella dell’Estathé». L’avvocato si riferisce al fatto che sia stato trovato il Dna di Alberto Stasi sulla cannuccia della confezione di Estathé trovata nella spazzatura della villetta analizzata nell’incidente probatorio disposto dalla gip di Pavia Daniela Garlaschelli. «Se il dato, che per altro è stato rappresentato tramite i media, è che Stasi aveva bevuto quell'Estathé, andava detto innanzitutto ai periti, perché non siamo qua a farci prendere in giro. Trarremo le nostre conclusioni e faremo anche delle verifiche su questo dato, che dimostra ancora di più come Stasi quella mattina abbia fatto colazione con Chiara». Per l’avvocata Giada Bocellari, difensore di Alberto Stasi, condannato in via definitiva per l’omicidio della fidanzata, il particolare non è significativo dal momento che Stasi frequentava casa Poggi e ci era stato anche la sera prima. (ANSA).

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