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Via Carducci

In San Bartolomeo: rubata la pisside con le ostie consacrate

Solmi: «Chiunque le trovi le può portare in Duomo»

In San Bartolomeo: rubata la pisside con le ostie consacrate

di Mara Varoli

28 Luglio 2025, 11:44

È entrato in chiesa a passo lento. Poi, quando i fedeli sono usciti, ha cercato qualche moneta tra le offerte e non contento si è diretto all'altare, ha divelto la porticina del tabernacolo e ha rubato la pisside con le ostie consacrate.

Un furto in pieno giorno e in pieno centro. E' successo ieri alle 12,30 nella chiesa di San Bartolomeo in via Carducci. E le telecamere, i cui filmati sono a disposizione dei carabinieri, hanno ripreso tutta l'azione.

«La nostra chiesa come altre rimane aperta tutto il giorno - spiega don Demetrio Ferri, che dal settembre scorso è il parroco di San Bartolomeo -. Una chiesa con una comunità molto viva e molto frequentata, vuoi anche per la posizione centrale nella città e vuoi per il mercato settimanale della Ghiaia: sono sempre tanti i fedeli che entrano per pregare».

Ma ieri è successo l'impensabile: «Secondo quanto riportato dai filmati della videosorveglianza il furto è avvenuto intorno alle 12,30 - continua don Demetrio -. Un uomo alto, di costituzione robusta, con la maglietta rossa, i pantaloncini verdi e i gambaletti è entrato in chiesa tra i fedeli che pregavano. Ha aspettato di essere solo per vedere se riusciva a recuperare i soldi delle offerte, ma senza successo. Così è andato dietro all'altare e con forza ha rotto la porticina del tabernacolo che era chiusa a chiave. Ha rubato la pisside, il contenitore delle ostie per la comunione. Un oggetto d'argento, del quale presto conosceremo il valore. Un oggetto che appartiene al patrimonio delle suppellettili liturgiche della parrocchia». La chiesa di San Bartolomeo è stata costruita a partire dal 1633 e completata nel 1851, per cui molto antica. Ed è probabile che anche la pisside abbia un certo valore, visto che è in argento. Un vaso sacro in metallo prezioso, che viene per l'appunto utilizzato in chiesa per conservare e distribuire le ostie consacrate durante la celebrazione eucaristica. La pisside è custodita nel tabernacolo che è il cuore della chiesa, proprio perché rappresenta la presenza di Dio. A maggior ragione le ostie consacrate: il corpo di Dio.

«È il valore spirituale delle ostie consacrate che sono state rubate a far più male - sottolinea don Demetrio -. Il valore del santissimo sacramento che per noi cristiani rappresenta la presenza di Cristo. Nella pisside che viene custodita a chiave nel tabernacolo siamo soliti conservare una riserva di ostie consacrate. E questa volta l'hanno portata via, per cui siamo molto amareggiati». Quando don Demetrio si è accorto del furto ha subito chiamato i carabinieri, che sono arrivati in via Carducci e hanno recuperato i filmati delle telecamere.

Il vescovo di Parma monsignor Enrico Solmi ha fatto un appello: «Un altro furto sacrilego in una chiesa di Parma: divelta la porta del tabernacolo e rubata la pisside con il santissimo sacramento. Chiediamo, per favore, se vengono rinvenute le particole consacrate, di consegnarle in cattedrale. Grazie». Anche il vescovo è molto amareggiato: «Si cerca di tenere le chiese sempre aperte - conclude -, ma purtroppo sono soggette a questi furti, compiuti da persone che non si fermano davanti al santissimo. Furti che non sono una novità, pensiamo a quello che è successo in San Leonardo e ancor prima in Sant'Alessandro, ma è un fenomeno sul quale dobbiamo riflettere e a cui tutti dobbiamo prestare attenzione».

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