GIOVANI
Ha camminato da un capo all’altro del mondo, con la sola compagnia di «Ezio», il suo passeggino da trekking. Ha attraversato l’Europa in lungo e in largo, è arrivato in Sud America e in Asia, sostando per cinque mesi in India. Dopo cinque anni lontano da casa, oltre 35mila chilometri percorsi e più di venti scarpe consumate, Nicolò Guarrera - conosciuto come «Pieroad» su Instagram, dove ha un seguito di 450mila follower e ha accuratamente documentato il suo lungo peregrinare - è stato accolto stamani a Venezia dal presidente del Veneto, Luca Zaia. L’idea di questa avventura, ha raccontato Guarrera, «nasce nella camera per studenti in un appartamento a Parma; mi stavo per laureare in Economia e mi sono chiesto: 'Se la mia vita fosse un’opera d’arte, andrei a vederla?'. Tutti sappiamo cosa significhi vivere la vita bella, fatta di lussi e agi. A me piaceva camminare, ho raccolto un pò le idee, ho messo via dei risparmi e sono partito». «L'ho seguito sui social, è una cosa unica nel suo genere - ha dichiarato Zaia -, un’avventura emozionante che merita un film. I veneti hanno questo vizio di andare in giro per il mondo, lui interpreta il Marco Polo moderno». Il governatore lo ha anche omaggiato con il Leone di Vetro, quale «simbolo di resilienza, coraggio e identità veneta».
E così il 9 agosto 2020 è partito dalla sua Malo (Vicenza), dove il 13 settembre terminerà ufficialmente il suo viaggio dopo aver completato gli ultimi 80 chilometri del suo cammino. «Ho percorso la Francia meridionale - ha spiegato 'Pieroad’-, il Cammino di Santiago, e poi sono andato a Palo de la Frontera». Da lì, si è imbarcato e ha raggiungo le Canarie, e dopo due mesi di navigazione è arrivato in Sud America; da Quito, capitale dell’Ecuador, ha proseguito il suo itinerario per due anni camminando fino al cuore della Patagonia.
Dopo il continente americano, è stata la volta dell’Australia prima e dell’Asia poi. «Sono stato per cinque mesi in India - ha precisato -, ho deviato verso la penisola araba, ho attraversato Iran, Armenia, Georgia, e Turchia e infine Bulgaria, verso la fine di gennaio di quest’anno». La sua avventura è proseguita quindi in Grecia, prima di risalire la costa balcanica verso Trieste. Con una punta di orgoglio Guarrera ha dichiarato di non aver mai pensato di mollare l’impresa, «anche perché non avevo un piano B».
Il suo lungo percorso passerà ora dal mondo digitale alla carta stampata. Marsilio ha infatti opzionato la sua impresa per un libro: si intitolerà «Con i piedi per terra» e uscirà il prossimo anno per Sonzogno, controllata della casa editrice veneziana.
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