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Solidarietà

Un generoso gesto per la salute degli anziani: nuovo ecografo portatile alla Geriatria del Maggiore

50mila euro donati da un benefattore che preferisce rimanere anonimo

Un generoso gesto per la salute degli anziani: nuovo ecografo portatile alla Geriatria del Maggiore

08 Settembre 2025, 16:32

La struttura di Geriatria dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria (AOU) si è recentemente arricchita di un ecografo multimodale portatile di ultima generazione, grazie alla generosa donazione di 50 mila euro da parte di un benefattore che ha espresso il desiderio di rimanere anonimo. Un gesto di grande sensibilità, pensato per migliorare la qualità dell’assistenza agli anziani affetti da patologie complesse.

Il nuovo ecografo, progettato per la diagnostica multidisciplinare e multiprofessionale, permetterà al personale medico e infermieristico di effettuare diagnosi rapide direttamente al letto del paziente. Sarà inoltre possibile valutare lo stato venoso dei soggetti più fragili e guidare con maggiore precisione il posizionamento di flebo e procedure invasive, riducendo tempi di attesa e ansia per pazienti e familiari.

La direttrice della struttura, Maria Modugno ha commentato con entusiasmo: “Questa donazione rappresenta un gesto di grande umanità verso le persone più fragili. Con l’ecografo portatile, il nostro team potrà offrire diagnosi rapide e mirate, riducendo ansia e tempi di attesa per pazienti e famiglie. Investire nella formazione del personale e nell’approccio multidisciplinare significa accompagnare gli anziani con patologie complesse con attenzione personalizzata, ovunque si trovino. Essendo portatile, l’ecografo sarà agevole anche da trasportare a casa dei pazienti per una medicina di prossimità precisa”.

All’incontro erano presenti la coordinatrice infermieristica della Geriatria Marianna Benincasa, la direttrice del Dipartimento della Continuità e Multicomplessità Tiziana Meschi con la dirigente dipartimentale professioni sanitarie Antonella D’Errico, e il direttore assistenziale di Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Dario Cremonesi che hanno sottolineato come l’obiettivo principale dell’assistenza dei pazienti fragili sia quello di rafforzare l’approccio condiviso tra diverse professionalità sanitarie, migliorando la tempestività e la precisione delle cure. “La portabilità del dispositivo

apre inoltre nuove prospettive per l’assistenza domiciliare, rendendo possibile una medicina territoriale più vicina e personalizzata” ha aggiunto la prof. Meschi. Sottolinea l’importanza della formazione il dott. Cremonesi: “Questo investimento tecnologico rappresenta anche uno stimolo alla formazione continua del personale e all’adozione di metodi di lavoro innovativi e collaborativi”

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