Polizia
La Polizia di Stato di Parma ha tratto in arresto un cittadino di origine marocchina di 42 anni, gravemente indiziato del reato di tentato omicidio aggravato, e lo ha denunciato per inosservanza dell’ordine del Questore di Piacenza di lasciare il territorio nazionale.
Nel pomeriggio di mercoledì 10 settembre, intorno alle ore 17.15, su disposizione della Sala Operativa, due equipaggi delle Volanti della Questura di Parma sono intervenute in viale Piacenza a seguito della segnalazione di una lite tra due uomini di origine nordafricana, uno dei quali armato di coltello.
Giunti prontamente sul posto, gli operatori hanno accertato la presenza in strada di un uomo che brandiva un grosso coltello da cucina nei confronti di un altro individuo che, vistosamente ferito al torace e con indosso una maglia intrisa di sangue, tentava di mantenersi a distanza per evitare ulteriori colpi.
Grazie alla prontezza dell’intervento, l’aggressore è stato subito disarmato, immobilizzato e condotto negli Uffici della Questura per le procedure di identificazione ed i successivi accertamenti. L’uomo è un cittadino marocchino di 42 anni, pluripregiudicato e irregolare sul territorio nazionale.
La vittima, identificata per un cittadino tunisino 52enne, anch’egli pluripregiudicato ed irregolare, è stata trasportata in ospedale per le cure del caso. La ferita al torace, causata da un’arma da taglio, è risultata superficiale e non ha compromesso le condizioni vitali dell’uomo.
Dalle prime ricostruzioni è emerso che, circa quindici giorni fa, la vittima aveva preso parte, insieme ad altri soggetti, ad un’aggressione ai danni del marocchino. Dunque, secondo quanto accertato dagli agenti, l’azione, particolarmente cruenta e spietata, potrebbe essere riconducibile ad un regolamento di conti legato a traffici illeciti.
Durante la permanenza negli uffici della Questura, l’arrestato ha richiesto l’intervento del personale sanitario e, trasportato presso il Pronto Soccorso, è risultato positivo alla cocaina. I medici hanno disposto il ricovero in osservazione per ulteriori 12 ore, durante le quali l’uomo è stato costantemente vigilato da un equipaggio dell’U.P.G.S.P., in attesa del trasferimento in carcere, avvenuto questa mattina.
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