La Cisl ha lanciato la sua "Maratona per la Pace", una mobilitazione capillare che coinvolge tutti i territori dell’Emilia Romagna, a partire da Piacenza, precisamente dalla sede provinciale di via Pietro Cella, in un percorso di riflessione e azione. L'arrivo a Parma, presso la sede di via Lanfranco. Le staffette hanno attraversato le principali località delle due provincie, quali Fiorenzuola e Fidenza, passando per Pontenure, Roveleto di Cade, Alseno e Pontetaro.
 “Questa idea non è stata un gesto isolato, dice il Segretario generale territoriale Michele Vaghini ma la naturale prosecuzione di un impegno costante e delle ferme prese di posizione espresse negli ultimi due mesi dalla Cisl sui diversi conflitti in corso. Ringrazio a nome della Cisl tutti i partecipanti e le istituzioni presenti che hanno capito il valore simbolico di questa iniziativa”
 
La Pace è un dovere da costruire con atti concreti
“Di fronte all'escalation dei conflitti internazionali, che abbiamo visto in particolare in Medio Oriente e in Ucraina, prosegue Vaghini, la CISL ha scelto di non rimanere indifferente: abbiamo condannato fin dai primi giorni senza riserve, ogni atto di terrorismo e aggressione, ribadendo un principio fondamentale: "fermare le armi subito con una tregua umanitaria". Sui conflitti la posizione presa dalla CISL è sempre stata chiara: "Non si può rimanere equidistanti e neppure inerti" di fronte a chi difende la propria terra e invece chi massacra civili. Per questo, la CISL ha sostenuto risoluzioni internazionali che condannano l'aggressione russa all'Ucraina, definendole "un atto di grande valore politico e morale". Analogamente, sulla crisi tra Israele e Palestina, abbiamo chiesto un cessate il fuoco immediato per salvaguardare la popolazione, auspicando che il processo di pace conducesse finalmente alla "convivenza di due liberi Stati, Israele e Palestina".
 
L'impegno Cisl non si limita alle parole
“La pace è un dovere da costruire anche con atti concreti, continua Vaghini. Per questo, la CISL ha avviato una sottoscrizione e promosso una raccolta fondi per sostenere interventi umanitari tramite la Croce Rossa, chiedendo l'apertura immediata di corridoi sicuri per i civili a Gaza. Siamo stati l'unico sindacato a manifestare a Roma presso l'ambasciata israeliana, per denunciare il continuo massacro della popolazione civile in quella striscia. Prosegue, parallelamente, l’impegno Cisl per sostenere il popolo invaso dell’Ucraina, anche a livello territoriale, che ha visto sin dall'inizio del conflitto, iniziative di sensibilizzazione di ciò che stava accadendo in quel territorio e anche una raccolta fondi a sostegno della popolazione civile colpita dalla guerra”.
 
La maratona per non rassegnarsi alla logica della guerra
“Il percorso regionale, partito dalla sede CISL di  Piacenza, è la risposta organizzata del sindacato a questa drammatica congiuntura. È un cammino diffuso, fatto d’incontri e testimonianze che mira a tradurre il desiderio di pace in una spinta popolare e politica.
 L'iniziativa ha inteso rafforzare il dialogo, promuovere solidarietà e convivenza, unendo energie e coscienze". Per questo i partecipanti si scambiano un testimone 'speciale', diverso per ogni direttrice della maratona: da Rimini a Bologna viaggerà un manifesto della Costituzione italiana, da Ferrara partirà una copia della Convenzione europea dei diritti dell'uomo, mentre sulla direttrice emiliana, a partire da Piacenza verso Parma è passata di mano in mano la Dichiarazione universale dei diritti umani. A Fidenza è stata consegnata al sindaco Davide Malvisi,  a Parma a Don Augusto Fontana, responsabile dell'Ufficio per la pastorale sociale e del lavoro (Diocesi di Parma).
 
Dalla marcia alla giustizia sociale
“La pace, per la CISL, non è solo assenza di guerra ma è profondamente legata alla giustizia sociale. 
 Come ribadito anche nelle riflessioni sulla Legge di Bilancio, la CISL lavora per un patto sociale nazionale che abbia come principio basilare anche la lotta alle diseguaglianze. La marcia, in questo senso, rappresenta un passaggio simbolico  per unire la battaglia contro le guerre internazionali alla lotta per un sistema più equo”.
 
Obiettivo Finale: l'assemblea nazionale a Roma
“La marcia per la Pace vedrà l'evento conclusivo in questa regione, il 7 novembre con l’ arrivo a Bologna delle staffette e la camminata alla Basilica di San Luca e culminerà il 15 novembre a Roma con una grande Assemblea Nazionale. Sarà l'occasione non solo per raccogliere le voci dei territori ma anche per consegnare ufficialmente alla Croce Rossa Italiana i fondi raccolti.
 La partecipazione della CISL alla recente Marcia Perugia-Assisi, insieme ad altre mobilitazioni regionali, come questa che é stata progettata in Emilia Romagna è solo l'inizio. Con la sua maratona, la CISL vuole fare propria e diffondere la cultura della pace, del dialogo, della giustizia e della fraternità, convinta che siano solo la cooperazione, la giustizia e la solidarietà a poter costruire un futuro di libertà e speranza per tutti”.