Sanità
«Domani avremo un incontro con il Ministero della Salute e il Ministero dell’Università per formalizzare un emendamento per dare la possibilità di fare accorpamenti anche alle regioni a statuto ordinario. Da tempo c'era l’obiettivo di unificare le aziende universitarie con le Ausl: il rallentamento c'è stato proprio perché devono essere modificate delle norme nazionali». Lo afferma l’assessore alle Politiche per la salute in Emilia-Romagna, Massimo Fabi, a proposito dell’ipotesi di accorpamento tra Aou e Ausl di Parma, in risposta a un’interrogazione sul tema posta in Assemblea legislativa.
Sono stati i consiglieri di FdI Priamo Bocchi e Giancarlo Tagliaferri a chiedere alla Giunta chiarimenti su un’eventuale unificazione delle due aziende sanitarie.
Un’altra parte del quesito riguardava la tutela dei livelli occupazionali e la salvaguardia della qualità dei servizi erogati nei territori coinvolti. Fabi ha specificato che «i fondi contrattuali hanno una genesi che dipende dalla storia delle stesse (aziende, ndr), in particolare per alcune aziende la stabilizzazione dei professionisti ha iniziato a gravare sui fondi. Tra le stesse aziende di questa regione, ma anche in altre, ci sono delle sperequazioni contrattuali. Sono i due temi concreti che andremo ad analizzare con i due ministeri».
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