roccabianca
Buchi nei marciapiedi pedonali, erbacce e rovi che coprono segnali e guard rail e sorpassi azzardati. Questa la situazione attuale che si presenta lungo il ponte sul Po "Giuseppe Verdi" che collega Emilia e Lombardia, Parmense e Cremonese nel tratto compreso tra i Comuni di Polesine Zibello, Roccabianca e San Daniele Po. Una infrastruttura strategica, percorsa quotidianamente da miglia di veicoli e, come noto, un "grande malato" con non pochi problemi strutturali che si trascinano da danni. Per questo sono già stati effettuati diversi lavori ed altri, importanti, secondo il "crono programma" inizieranno subito dopo l’estate grazie ad uno stanziamento statale di 20 milioni di euro. Intanto la situazione che si presenta non è certo delle migliori. Lungo i marciapiedi pedonali (che sono stati realizzati, all’epoca della costruzione del ponte, per permettere il passaggio di eventuali lavoratori ma, se sistemati, potrebbero essere utilizzati in sicurezza da pedoni e ciclisti) che fiancheggiano il viadotto si sono aperti nuovi e notevoli buchi. In più, la vegetazione è esplosa, all’imbocco del ponte, andando quasi a coprire i segnali stradali e buona parte del guard rail. A questo si aggiunge la notevole "legnaia" con un ammasso di tronchi e detriti accumulati dalle ultime piene del fiume a ridosso delle pile in alveo (proprio quelle che saranno oggetto dei prossimi e importanti lavori) senza dimenticare il comportamento di tanti automobilisti, evidentemente poco dotati di senso civico e di rispetto delle regole che, continuamente, imperterriti, sfrecciano lanciandosi in pericolosi sorpassi nonostante i divieti in vigore. Su tutto il ponte, infatti, proprio per motivi di sicurezza dello stesso, vige il limite di velocità a 50 km/h (ridotto a 30 nella parte ammalorata disciplinata dal senso unico alternato e dalla presenza dell’autovelox fisso) oltre al divieto di sorpasso.
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