BASSA
Nuove preoccupazioni per le sorti del ponte Verdi e per le prossime, annunciate, chiusure. A sollevarle sono diversi agricoltori della Bassa di cui si fa portavoce, ancora una volta, Paolo Levrini, agricoltore di Ragazzola e presidente del Consorzio idraulico del Tombone. Sul viadotto che collega Parmense e Cremonese nel tratto compreso tra i Comuni di Polesine Zibello, Roccabianca e San Daniele Po sono in corso, da un mese e mezzo, i lavori di sistemazione e messa in sicurezza; un appalto da 14 milioni e 866mila euro promosso e gestito dalla Provincia di Parma grazie ad un finanziamento complessivo di 20 milioni di euro stanziati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nell’ambito del programma di ripristino dei ponti sul Po. Nel corso del recente sopralluogo effettuato dalla provincia insieme ai Comuni interessati è stato rimarcato che grazie alle tecnologie utilizzate i lavori procederanno tenendo aperto il ponte (col senso unico alternato e le limitazioni già vigenti) ma ci saranno comunque chiusure totali, di breve durata e concordate con gli Enti locali, le aziende, i comitati ed i cittadini del territorio. In particolare si era parlato di effettuare le chiusure nei periodi con meno traffico, specie nei giorni natalizi.
"Ma ad oggi – fa sapere Levrini – nessuno ci ha più fato sapere niente; Natale è passato e di eventuali chiusure non si sa nulla. Personalmente ho potuto constatare che non tutti i giorni i lavori si svolgono, cosa che mi è stata confermata anche da diversi autotrasportatori. Non vorremmo trovarci di nuovo la sorpresa di chiusure estive, che erano state escluse e che non sarebbero in nessun modo tollerate. I contratti con gli agricoltori Lombardi riguardati paglia, fieno, cereali, mais da trinciato sono già stati sottoscritti proprio sulla base del fatto che è stato garantito che il ponte resterà aperto in estate: diversamente non sarebbero stati fatti. Abbiamo già sopportato una volta la chiusura estiva del ponte, sobbarcandoci deviazioni da Casalmaggiore con disagi e danni economici pesanti. Non siamo in nessun modo disposti a tollerare altre situazioni del genere. La Provincia – conclude – ha escluso chiusure estive e ha garantito che ci avrebbe tenuti informati sull’andamento delle operazioni. La realtà è che ad oggi non abbiamo più saputo nulla e nutriamo forti timori sulle future chiusure". Come confermato anche da diversi autotrasportatori, già da diversi giorni il cantiere è fermo. Sono in tanti a chiedere aggiornamenti circa la situazione dei lavori.
© Riproduzione riservata
Gazzetta di Parma Srl - P.I. 02361510346 - Codice SDI: M5UXCR1
© Gazzetta di Parma - Riproduzione riservata