SALA BAGANZA
I carabinieri di Sala Baganza hanno denunciato una 53enne italiana per una truffa telefonica ai danni di un 66enne del Parmense.
La truffa si è concretizzata con la tecnica nota come "vishing", che impiega strumenti online per camuffare i numeri chiamanti, sfruttando la fiducia delle vittime verso gli operatori bancari.
L’episodio si è verificato alcuni mesi fa. Un 66enne ha risposto alla telefonata di una persona che si è qualificata come operatore del centro di sicurezza della sua banca, segnalando un’anomalia sul conto corrente riconducibile a movimenti sospetti. L’uomo ha seguito le istruzioni ricevute durante una lunga conversazione telefonica con la presunta addetta alla sicurezza, eseguendo un bonifico istantaneo di poco meno di 7mila euro su un conto indicato come “sicuro e temporaneo”, necessario per bloccare eventuali azioni fraudolente e garantire la sicurezza dei suoi risparmi.
In realtà, quel conto era gestito dagli stessi truffatori, che hanno subito prelevato i soldi e li hanno spostati su altri conti, impedendo così la possibilità di recuperarli. La vittima, convinta di salvaguardare il proprio denaro, è stata invece ingannata e privata dei risparmi. Ma a quel punto, la truffa era già stata consumata e ogni tentativo successivo di contattare il numero chiamante si è rivelato vano. L'uomo ha denunciato tutto ai carabinieri di Sala Baganza, che hanno avviato le indagini e sono risaliti alla 53enne, che ha precedenti specifici.
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