CONSIGLIO COMUNALE
«Caro Gandolfi per non essere attaccati non bisogna attaccare, per non finire al centro delle polemiche bisogna mantenere la calma. Al di là di ogni vittimismo di parte e di ogni giudizio morale sugli altri, il modo giusto per convivere in una società democratica e in una istituzione è quello del confronto e del parlare con tutti senza arroganza e senza sprezzo, specie se si è in una posizione di governo». A replicare al consigliere comunale Michele Gandolfi del Popolo della famiglia sul caso del regolamento per l'accesso agli asili nido è il gruppo d’opposizione di Alternativa democratica, rappresentato in consiglio da Marco Trevisan e Enrica Porta.
«È legittimo che un consigliere abbia delle idee per cambiare delle norme o un regolamento, ci mancherebbe – rileva Alternativa Democratica -. Ma dove è stato l’errore? Nel mandare atti già fatti senza chiedere alcun confronto, senza fare una discussione, con documenti già pronti senza domandare nulla, ammettendo pure di essere i promotori della stessa azione. Ecco è qui che viene a galla un problema enorme su cui non si può far finta di niente. Ossia la mancanza di trasparenza».
«Vogliamo però essere propositivi e sempre a riguardo di regolamenti e commissione 1 citare un esempio concreto di come si scrive un regolamento: nel quinquennio 2013-2018 l’allora commissione 1 presieduta da Marco Caselgrandi col prezioso aiuto di altri consiglieri riuscì a riscrivere il regolamento di accesso agli alloggi popolari col voto unanime del consiglio comunale. Su un tema così delicato fu una azione enorme: a volte basta prendere spunto dagli altri e nessuno attaccherebbe nessuno e nessun vittimismo conseguente ne scaturirebbe. Invece che parlare di noi stessi continuiamo a parlare della città e dei suoi temi, è molto meglio» conclude Ad.
r.c.
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