Parlano le dottoresse Camilla Martelli e Veronica Michelini. Spazzolino elettrico o manuale, laser, sbiancamento e corretta pulizia a casa o dal dentista: gengive e dentatura in salute allontanano tante malattie
Il modo in cui si sorride può, non solo influenzare la vita sociale e i rapporti sentimentali, ma ci regala anche autostima, facendoci sentire più positivi e sereni. Come fare, dunque, per avere un sorriso da star? Lo abbiamo chiesto alle dottoresse in Igiene dentale, Camilla Martelli e Veronica Michelini, che ci hanno svelato i segreti del sorriso perfetto. «Primo passo è sottoporsi alla seduta di igiene orale di normale mantenimento che deve essere eseguita da un’Igienista dentale. La procedura segue quasi sempre lo stesso iter: controllo generale della bocca e valutazione dello stato di salute, controllo delle gengive, rimozione di placca e tartaro e lucidatura finale durante la quale si procede alla rimozione delle eventuali pigmentazioni e residui di placca rimasti».
TARTARO O PLACCA?
«La placca più correttamente definita Biofilm batterico è un insieme molto complesso di batteri e sostanze prodotte dai batteri stessi che si accumula progressivamente nel cavo orale. Il tartaro si forma, invece, quando il Biofilm batterico si arricchisce dei sali minerali contenuti nella saliva e si solidifica aderendo tenacemente alle superfici. Il tartaro si può formare sopra il margine delle gengive e in profondità sotto gengiva. In comune hanno però la capacità di alterare la salute dei tessuti gengivali, delle strutture profonde di sostegno del dente chiamato parodonto e di indurre l’insorgenza di malattie quali la gengivite, laparodontite e nel caso della placca criogenica anche delle carie dei denti».
PULIZIA DEI DENTI: QUANDO
«L’intervallo di tempo tra una seduta e quella successiva è variabile ed individuale e può variare da un minimo di tre mesi ad un massimo di dodici. Non è dolorosa e nel caso di una eccessiva sensibilità dei tessuti è possibile l’utilizzo di sostanze in grado di eliminare il fastidio durante la strumentazione».
SPAZZOLINO ELETTRICO
«Meglio di quello manuale.. E’ stato dimostrato essere più efficace ed efficiente nella rimozione della placca batterica dal cavo orale rispetto al classico spazzolino manuale e inoltre è sicuro e non reca danni o lesioni ai denti o alle gengive».
SBIANCAMENTO DENTALE
«E’ utile per eliminare o rendere molto meno evidenti determinati tipi di macchie intrinseche, o semplicemente per schiarire il colore naturale dei denti ed illuminare il sorriso. Il materiale che oggi viene impiegato è perossido di idrogeno operossido di carbammide, quello che cambia sono le percentuali di concentrazione e la durata del trattamento».
IL LASER
«La caratteristica del laser è la potenza del suo raggio luminoso. In particolare l’igienista dentale lo usa per decontaminare tasche parodontali, nella desensibilizzazione dentale e in associazione a prodotti specifici nello sbiancamento dentale».
IGIENE ORALE A CASA
«È molto importante saper scegliere i presidi più idonei per riuscire a rimuovere la placca in modoottimale. Ecco quali: 1) Spazzolino manuale o spazzolino elettrico: in genere è preferibile utilizzare uno spazzolino con setole di durezza medio-morbida e testina corta e compatta, per raggiungere agevolmente anche aree poco accessibili. 2) Filo interdentale: ne esistono vari tipi, tra cui quelli di dimensioni maggiori e un’estremità più rigida per agevolare la pulizia dove non esiste più il normale accesso anatomico. 3) Scovolino: utile sia in completamento dell’igiene dopo il filo interdentale, sia in sostituzione ad esso in caso di spazi interdentali particolarmente ampi; 4) Monociuffo: è uno spazzolino la cui particolare anatomia permette di pulire meglio aree di difficile accesso. 5) Dentifricio: rappresenta un metodo di controllo chimico della placca molto pratico. E ’importante in un così ampio panorama di mercato saper individuare i prodotti più affidabili,in cui sia specificato il valore di Rda (indice di abrasione del dentifricio). 6) Collutorio: rappresenta un valido supporto ai presidi sopraelencati ma non li sostituisce. È indicato come antibatterico in caso di infiammazione o dopo alcuni tipi di interventiodontoiatrici.
L’IGIENE NEI BAMBINI
«Anche nei piccoli pazienti, l’igiene orale quotidiana, pur se eseguita in modo corretto, non sempre è sufficiente per rimuovere completamente la placca dai denti .In quest’ottica, la figura dell’igienista dentale risulta fondamentale per portare avanti campagne di prevenzione mirate a intercettare precocemente sia le abitudini errate, come scarsa o non corretta igiene orale, alimentazione “a rischio” (eccessivo consumo di zuccheri, pasti fuori orario, ecc.), sia l’eventuale presenza di carie o patologie dei tessuti molli (gengive, palato, lingua), oppure di fattoriereditari e ambientali sfavorevoli».
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