Che esami diagnostici è opportuno fare dopo i 40 anni? Con quale frequenza?
Essere in salute non significa solo non avere malattie o infermità, ma anche trovarsi in una condizione di benessere fisico e mentale. In questo senso, la prevenzione riveste un ruolo fondamentale, soprattutto a partire dai 40 anni.
Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità la prevenzione basata sul corretto stile di vita, sulla regolare attività fisica e sull’effettuare tutti gli esami consigliati allunga le prospettive di vita e, soprattutto, ne migliora la qualità. Le strategie per la «conquista-salute» sono: non sottoporsi ad esami inutili; un’alimentazione sana ed equilibrata; l’assenza di fumo e alcol, la riduzione dello stress emotivo e una regolare attività fisica.
Non bisogna esagerare con visite, controlli e medicine se ci si sente in forma. Trattamenti inappropriati e di cui non è certa l’utilità potrebbero esporre il paziente a rischi inutili. È bene, invece, seguire una corretta linea di prevenzione fondata sulle indicazioni personalizzate dal proprio medico di famiglia.
Una corretta prevenzione si basa sullo studio della storia clinica della propria famiglia per individuare eventuali predisposizioni genetiche a malattie cardiovascolari, ipertensione, diabete e ipercolesterolemia e la programmazione di controlli clinici a partire dai 40 anni.
Secondo l’Oms, in tutto il mondo più del 60% degli infarti e circa il 50% degli ictus sono causati dalla pressione alta non curata e il 56% degli attacchi di cuore è conseguente all’alto livello di colesterolo nel sangue.
Gli esami indicati a partire dai 40 anni sono: esami del sangue per controllare i livelli di glucosio (alterati nei diabetici), del colesterolo totale, del colesterolo cosiddetto «buono» (HDL) e di quello «cattivo» (LDL); misurazione della pressione almeno una volta l’anno o con altre periodicità stabilite dal medico; visita cardiologica ed elettrocardiogramma eventualmente sotto sforzo; pap-test ogni due anni per le donne, che consente di individuare precocemente lesioni pretumorali al collo dell’utero; mammografia ogni due anni tra i 40 e i 50 anni e ogni anno dopo i 50 anni, a volte associata all’ecografia; esame del Psa dopo i 50 anni, cioè il test del sangue per la prevenzione del tumore della prostata, unitamente a una visita urologica; ricerca del sangue occulto nelle feci, per uomini e donne, che permette di identificare precocemente il tumore del colon retto; colonscopia per chi ha familiarità per il tumore del colon retto e per i polipi; esame oculistico per controllare le diverse strutture dell’occhio e accertare che non presentino patologie; MOC per diagnosticare l’osteoporosi.
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