I consigli dello specialista
È suonata la prima campanella. E con l’inizio del nuovo anno scolastico, si ripete il dilemma: la schiena di bambini e ragazzi come reagirà al «carico da 90» dello zaino?
Prendendo spunto da una nota, diffusa poco prima dell’inizio del nuovo anno, dal Centro specialistico ortopedico traumatologico del presidio ospedaliero Pini di Milano, abbiamo interpellato Francesco Pogliacomi della Clinica ortopedica dell’ospedale Maggiore di Parma.
«Lo zaino non è “amico” della colonna vertebrale. Non è però l’unico “colpevole”: incidono molto postura e cattive abitudini - dichiara infatti la nota - Quando i più piccoli lamentano dolori alla schiena, genitori e insegnanti tendono a collegarli alla scoliosi. Il dolore invece spesso è sintomo di vizi di portamento, dovuti a posture che incurvano il rachide: sono correggibili e nulla hanno a che vedere con la scoliosi».
«Il binomio zaino-scoliosi è errato - conferma Pogliacomi - Questa deformità sembra avere una componente genetica, insorge spesso in età giovanile e ha la sua massima espressione nelle femmine e nell’età dello sviluppo, con ripercussioni importanti sul rachide da adulti. È dunque importante arrivare a una diagnosi precoce da parte del pediatra con l’indicazione all’esecuzione di un esame teleradiografico e una visita specialistica ortopedica o fisiatrica per decidere il trattamento più idoneo».
Il discorso cambia con cifosi, ipercifosi e lombalgie. «L’atteggiamento cifotico è favorito da abitudini sbagliate: scarsa o inadeguata attività fisica, posture scorrette e uso di zaini pesanti», rivelano gli specialisti lombardi.
«È indubbio che ogni segmento dell’apparato muscolo scheletrico risenta del carico, soprattutto se prolungato ed eccessivo, e lo zaino pieno di materiale scolastico sottopone la colonna a stress non fisiologici», chiarisce Pogliacomi.
«Nel caso di ipercifosi della colonna, cioè un’accentuazione della curvatura con tendenza a stare con spalle e tronco flessi in avanti, lo zaino può fare la differenza e, se molto pesante, può accentuare tale tendenza quando si fa uno sforzo in direzione anteriore con la parte superiore del corpo. Allo stesso modo l’insorgenza di lombalgia, termine specifico per indicare il sintomo mal di schiena, può dipendere dall’eccessivo peso dello zaino, ancor più se mal distribuito», aggiunge lo specialista.
Scegliere lo zaino: spalla o trolley? «Bene, soprattutto per chi ha una patologia conclamata (scoliosi o ipercifosi) o ha sofferto di lombalgia, la soluzione trolley: a patto che non porti il bambino a doversi piegare in maniera anomala per poterlo trasportare, permette di far scivolare il carico», spiega Pogliacomi.
«Se si porta lo zaino sulle spalle, meglio sceglierlo leggero con gli spallacci larghi. Attenti a quelli con telaio rigido che spesso appesantiscono il carico. Il peso dovrebbe essere distribuito uniformemente su ambo le spalle: evitate le tracolle monospalla. Se presente, consiglio di allacciare la cintura a livello del tronco e della vita, così da scaricare il peso anche sui fianchi. Importante è anche la corretta gestione della postura e dei movimenti: per questo, mentre lo si indossa, è consigliabile non usare tablet e cellulari e non correre».
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