il pediatra
Arriva l’estate e genitori e figli non vedono l’ora di andare in vacanza, di lasciare le città e di interrompere la routine che per tanti mesi ha regolato le giornate di tutti. Icilio Dodi, direttore della struttura complessa Pediatria generale e d’Urgenza dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Parma, precisa che le vacanze estive rappresentano un momento importante per i bambini che frequentano le comunità infantili. «È un periodo di giorni o settimane in cui riposo, svago, attività fisica e ritmi più lenti da trascorrere con la famiglia permettono esperienze uniche e irripetibili. È un cambiamento che in genere fa bene ai bambini, allontana lo stress legato alla vita di tutti i giorni, e offre l’occasione di trascorrere più tempo in famiglia».
«In generale, si deve tener presente che i bambini hanno bisogno di dormire un buon numero di ore, mangiare in modo equilibrato quindi bere tanta acqua, evitare bevande zuccherate, mangiare molta frutta e verdura, fare una colazione abbondante, privilegiare piatti semplici e poco elaborati con prodotti di stagione e avere delle sane abitudini, anche in vacanza. È importante che i bambini trascorrano parte della giornata nella natura con moltissimi benefici sia sul piano fisico sia su quello mentale: consente loro di fare del movimento (camminare, correre, saltare, nuotare, tuffarsi, arrampicarsi); stimola i sensi (il rumore del mare, i profumi del bosco, i colori dei prati, del cielo, del mare, ecc…). Lasciare ai bambini tempo libero per inventare, creare e fantasticare è una sana attività. Si tratta di valorizzare la noia, l’ozio e la lentezza dando anche loro la possibilità di scegliere di non uscire di casa e rinunciare a qualche attività programmata perché presi da un loro gioco libero ed inventato. L’estate è il momento perfetto per proporre ai bambini nuove letture adatte alla loro età: la storia sul luogo che visiteranno, i primi romanzi, le storie che insegnano l’amore per l’ambiente».
«È buona norma suddividere i compiti lungo il periodo di vacanza, in modo da dedicare un’ora al giorno allo studio e non ritrovarsi alla fine a dover correre per recuperare. Come momento della giornata si possono preferire gli orari in cui fa più caldo e si sta più volentieri all’ombra o in casa. Se possibile, può essere bello fare i compiti in compagnia di altri bambini, creando piccoli gruppi di studio».
«Non esistono mete migliori per le vacanze ma devono essere una scelta condivisa da tutta la famiglia. La montagna, con temperature più miti, è adatta alle vacanze con i bambini. Il mal di montagna acuto, prevenibile raggiungendo gradualmente quote particolarmente elevate, è la patologia più frequente di solito oltre i 2.500 metri. Le vacanze al mare sono ugualmente adatte ai bambini: il sole fa bene ai più piccoli ma si consiglia di non esporre direttamente al sole i neonati fino a 6 mesi. Per i più grandi, evitare l’esposizione diretta nelle ore centrali del giorno (in estate dalle 11 alle 17) ed esporli gradualmente al sole iniziando con tempi brevi. Si consiglia di proteggere la cute dei bambini con creme solari adeguate ad alto fattore di protezione (50 o 50 +) attive sia per UVB che UVA».
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