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Chiome d'argento

Perché i capelli diventano grigi: come rallentare l'incanutimento e quando è causato da un disturbo

Perché i capelli diventano grigi:  come rallentare  l'incanutimento  e  quando  è  causato da  un disturbo

di Monica Tiezzi

14 Gennaio 2023, 09:52

Avere i capelli bianchi: indice di invecchiamento, certamente, ma anche - per metafora - di saggezza e pacatezza. Ma cosa rende i capelli bianchi? È un destino dato dai geni o possiamo fare qualcosa per ritardare l'incanutimento? Lo chiediamo a Francesca Satolli, specialista del reparto di Dermatologia dell'Azienda ospedaliero-universitaria di Parma.

Come e perché i capelli diventano bianchi?

Il colore dei capelli è dato dalla melanina, un pigmento prodotto dai melanociti e raccolto nei melanosomi. I melanociti possono sintetizzare, ad esempio, feomelanina, che dà il colore rosso alla chioma, o eumelanina, responsabile del colore scuro. Con l'età, i melanociti diminuiscono di numero e hanno anche un decadimento funzionale che fa calare la loro capacità di sintesi dei pigmenti.

Perché alcune persone incanutiscono prima di altre?

Dipende molto dal patrimonio genetico. I caucasici imbiancano solitamente nella terza/quarta decade di vita, gli asiatici nella quarta decade, gli afroamericani ancora più tardi, nella quinta decade. In tutti, di solito, le tempie sono la prima parte del cuoio capelluto ad imbiancare.

Un incanutimento precoce può essere sintomo di qualche patologia o disturbo?

Sindromi genetiche come quelle di Book o di Menkes, che portano principalmente alterazioni alla struttura e alla densità del capello, possono essere associate anche ad un incanutimento precoce. Altro caso è quello dell'albinismo, che implica una totale deficienza di pigmentazione non solo nei capelli e nei peli corporei, ma anche nella pelle e negli occhi. Altro caso ancora è il piebaldismo, segno di vitiligine del cuoio capelluto: un disturbo della pigmentazione che si manifesta con aree di cute e peli depigmentati, prevalentemente sulla fronte. È il caso del «ciuffo bianco» in persone che non hanno del grigio nel resto dei capelli.

Ci sono altre patologie che possono manifestarsi anche con un imbiancamento prima dei tempi «canonici»?

In realtà non esistono tempi «canonici» perché ognuno ha un'età geneticamente determinata. Al momento non ci sono evidenze scientifiche che possano correlare i capelli bianchi ad alcune patologie, ad eccezione dei casi prima citati. Vero è che alcuni disturbi hanno un ruolo nell'assottigliamento dei capelli, come l'anemia, e alcuni stili di vita, come il fumo, favoriscono l'invecchiamento dei capelli e anche della pelle, al punto che solitamente non si eseguono interventi di chirurgia plastica nei fumatori.

È vero che anche uno choc o un trauma possono fare diventare i capelli bianchi all'improvviso?

Viene chiamata «sindrome di Maria Antonietta», perché si dice che i capelli la sovrana fossero diventati tutti d'argento in una sola notte, quando seppe che il giorno seguente sarebbe stata ghigliottinata. In realtà potrebbe essersi trattato di un esito di alopecia areata, quando si perdono i capelli. Quando questi ricrescono, sono bianchi (leucotrichia), e solo dopo si ricolorano.

Ma lo stress può avere un ruolo nell'incanutimento?

Non ci sono prove su questo. È invece provato che lo stress, così come l'inquinamento ambientale, incidono sul diametro, la quantità e l'aspetto dei capelli. Anche la menopausa, con l'aumento di sostanze ossidanti e radicali, può peggiorare pelle e capelli.

Si può fare qualcosa, se non per prevenire, almeno per ritardare la comparsa dei capelli bianchi?

Valgono le stesse regole per un sano invecchiamento: attività fisica, una dieta bilanciata (la migliore è quella mediterranea, con ridotto apporto di grassi animali e tanta frutta e verdura), evitare il fumo. Possono essere utili anche integratori: aminoacidi come cisteina, metionina, arginina; vitamina B6; zinco, che sembra proteggere dallo stress ossidativo. In ogni caso è opportuno fare un ciclo di integratori di non più di tre mesi consecutivi.

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