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Tutti i consigli utili per i diabetici alle prese con i cenoni delle feste

Tutti i consigli utili per i diabetici alle prese con i cenoni delle feste

di Pietro Ferrari

21 Dicembre 2023, 21:22

Si inizia a piluccare ancora prima di sedersi a tavola. Poi antipasti, anolini e un po’ di culatello. Vuoi non assaggiare il secondo cucinato dallo zio? Non parliamo del delizioso profumo che emana il panettone artigianale che sta di là in cucina...
Le feste sono queste, pranzi e cene che durano tutto il giorno, fra chiacchiere, risate e tanti bicchieri di vino. Come può riuscire un diabetico, immerso in questo delizioso valzer di sapori, a non perdere il controllo?


«Il tema del controllo è fondamentale. Nello specifico, con il diabete intendiamo la misurazione delle glicemie, ma questo è solo uno dei tanti aspetti da tenere sotto osservazione» ha spiegato nei giorni scorsi Federico Cioni, specialista in medicina interna e scienza dell’alimentazione, durante il webinar intitolato «Mamma, ho perso il controllo! Diabete, alimentazione e feste di Natale», durante il quale, in un dialogo con il vicepresidente dell’associazione diabetici di Parma, Alessandro Mastropasqua, si è cercato di fornire alle persone in ascolto una “cassetta degli attrezzi” per affrontare al meglio il periodo natalizio.

«Il diabetico, ancora più degli altri, deve saper gestire la propria giornata dal punto di vista alimentare e dello stile di vita nel suo complesso, tenendo presente le caratteristiche del nostro organismo, ovvero come il nostro corpo reagisce allo stress», dice Cioni.

Un diabetico ha infatti un'omeostasi degli zuccheri non performante e quindi deve sapere come gestire la sua giornata sotto il profilo alimentare. «Attenzione però, occorre farlo non seguendo l’onda, ma anticipandola. Se non la si anticipa ci si ritrova ad avere degli sbalzi glicemici» precisa lo specialista. Esistono fortunatamente delle strategie da adottare che ci permettono di modulare la glicemia in funzione di diversi aspetti. Parliamo del timing dei pasti, dell’attività fisica, e dei carichi glucidici.
«Il primo concetto che un diabetico deve conoscere è la quantità di carboidrati contenuti nel pasto che sta facendo, da qui non si scappa. Ci sono tabelle cartacee o online, oppure applicazioni sul cellulare che possono aiutare il paziente a eseguire bene queste importanti tecniche - ha evidenziato Cioni - Quello che è importante è capire le grandi famiglie di alimenti, non per forza avere un sapere tecnico del singolo alimento che abbiamo nel piatto. Ad esempio, conoscere quei tipi di prodotti che non contengono carboidrati o ne contengono pochi ci consentono di riequilibrare il carico del pasto».

Il paziente deve quindi fare dei test, dei tentativi protratti nel tempo, vedendo ad esempio attraverso glicemie pre e post prandiali che reazione ha dato al suo corpo un piatto di pasta di cinquanta grammi, uno di cento e così via.
Un incontro davvero prezioso, organizzato e voluto fortemente dall’Associazione diabetici di Parma che da sempre è vicina ai propri membri e attenta a fornire consigli precisi e dettagliati. «È una vera e propria sfida quotidiana gestire il diabete. Ci sono infatti tanti elementi che vanno a influire su questa malattia: il lavoro, lo stress, lo sport e ovviamente l’alimentazione - spiega Mastropasqua - Vorremmo regalarvi esempi pratici da tenere a tavola per vivere con serenità le feste. Il video dell'incontro sarà visibile in qualsiasi momento sui canali della nostra associazione, incluso il sito www.associazione diabeticiparma.it, così che possa essere un motore di sensibilizzazione e consapevolezza su questo tema non solo per il periodo di dicembre, ma durante tutto l’anno».

Quindi a Natale come ci si deve comportare? «Per cominciare, un antipasto povero di carboidrati come salmone, uova sode o un avocado toast. Meglio se accompagnate con delle cruditè e senza ingozzarsi di pane - dice Cioni - Come primi, cappelletti o tortellini vanno benissimo, magari con pasta all’uovo che rallenta un po’ l’assorbimento dello zucchero e un ripieno che può essere formaggio, carne o pangrattato».

Si possono mangiare anche cinque portate nonostante il diabete, dice ancora Cioni, ma sempre ricordandosi di restare attenti ai dosaggi e alle quantità, e seguendo con attenzione i preziosi consigli da lui elencati.

VERO O FALSO

Esistono aiuti per calcolare i carboidrati di un pasto?
Ci sono tabelle cartacee o online, oppure applicazioni sul cellulare che possono aiutare il paziente a eseguire i calcoli. Quello che è importante è capire le grandi famiglie di alimenti, ad esempio conoscere i prodotti che non contengono carboidrati o ne contengono pochi perché questo permette di riequilibrare il carico del pasto.

La risposta glicemica ai carboidrati è uguale per tutti?
Per questo il paziente deve fare dei test, dei tentativi protratti nel tempo, verificando attraverso glicemie pre e post prandiali che reazione ha dato al suo corpo, ad esempio, un piatto di pasta di 50 grammi o uno di 100.

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