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Salute

Demenza attribuibile fino al 19% dei casi a deficit della vista

Un fattore di rischio importante

Demenza, proteine sangue svelano chi si ammalerà in 10 anni

12 Settembre 2024, 10:57

Dal 4,9% fino a quasi un caso su 5 di demenza (19%) potrebbero essere attribuibili a un deficit visivo.
È quanto suggerisce uno studio su quasi 3000 anziani pubblicato sulla rivista Jama Ophthalmology e condotto da Jason Smith della Johns Hopkin University.
Il deterioramento visivo è un fattore di rischio potenzialmente modificabile per la demenza. Finora pochi studi hanno stimato il contributo dei problemi visivi alla demenza e nessuno ha riportato più tipi di deterioramento visivo misurati oggettivamente (ad esempio, acuità visiva a distanza e da vicino e sensibilità al contrasto) in un campione nazionale rappresentativo di anziani. Gli esperti hanno incluso un totale di 2767 adulti, idonei per i test visivi e cognitivi nel 2021. I dati sono stati analizzati da aprile ad agosto 2023. La diffusione del deficit visivo tra i partecipanti di età pari o superiore a 71 anni era del 32,2%.
È emerso che la quota di casi di demenza attribuibile ad almeno un tipo di deficit visivo era del 19%. Al deficit della sensibilità al contrasto potrebbe essere attribuibile il 15% dei casi, seguito dal deficit di acuità visiva da vicino (9,7% dei casi) e dal deficit dell’acuità visiva da lontano (4,9% dei casi).
Sebbene questi risultati non dimostrino una relazione di causa-effetto tra deficit visivo e demenza, essi suggeriscono l'importanza dell’inclusione di più misure oggettive dei deficit visivi, tra cui la sensibilità al contrasto e l’acuità visiva, per cercare di capire il potenziale impatto complessivo che potrebbe avere il trattamento dei deficit visivi sulla demenza. (ANSA).

 

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