Il caso Lucia Annibali
La chirurgia plastica ha ambiti d’intervento ampissimi, che vanno ben al di là di quello puramente estetico, ma incidono in modo importante anche su quello funzionale.
È quanto emerso all’incontro che si è svolto alla sala convegni della casa di cura Città di Parma sul tema «Il ruolo della chirurgia plastica nei dismorfismi e nei traumi». Relatori del simposio Edoardo Caleffi, specialista in chirurgia plastica della Città di Parma, e Antonio Di Castri, medico della chirurgia plastica e centro ustioni dell’Azienda ospedaliera universitaria di Parma.
«La traumatologia rappresenta una fetta importante degli interventi di chirurgia plastica e può essere di tipo acuto, in urgenza, o di ricostruzione per esiti di traumi - ha spiegato Caleffi - Oltre alle semplici cicatrici, incidenti o traumi in genere possono lasciare irregolarità, asimmetrie e alterazioni anatomiche. Compito del chirurgo plastico è cercare di correggere tali esiti mediante l’impiego di tutte le tecniche di chirurgia ricostruttiva a disposizione. Va detto che fortunatamente negli ultimi anni si sono compiuti passi in avanti importantissimi in questo campo, quindi oggi le opzioni terapeutiche sono molteplici».
Caleffi ha presentato una serie di immagini riferite a traumi, anche davvero molto importanti, che hanno avuto un esito positivo.
«Un caso molto complesso, che ha richiesto l’impiego di tutte le tecniche a nostra disposizione è quello di Lucia Annibali, la giovane donna sfregiata con l’acido dal proprio ex compagno, che ho iniziato a seguire quando operavo nella chirurgia plastica dell’ospedale di Parma - ha sottolineato Caleffi - Un caso che, grazie anche alla forza di volontà di Lucia, ha avuto un esito finale estetico soddisfacente, ma che ha richiesto molti interventi».
Di Castri si è soffermato sugli interventi necessari in caso di ustioni, sottolineando che «il Centro ustioni dell’ospedale di Parma svolge una funzione hub, ovvero è una struttura di riferimento interprovinciale in grado di affrontare problemi clinici di elevata complessità lavorando in rete che altri reparti e realtà. Vigliamo permettere ai pazienti ustionati, con la strategia terapeutica medica e chirurgica mirata e personalizzata, la guarigione e il recupero della migliore qualità di vita».
red.sal.
Specialisti Da sinistra Antonio Di Castri e Edoardo Caleffi
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