SALUTE
La pelle può essere idratata e mantenuta in salute quando il film lipidico di protezione è preservato: quindi, può sembrare strano, ma gli oli vegetali sono ideali per mantenere l’omeostasi del trasporto dell’acqua.
Non tutti gli oli sono uguali, come riportato in una recentissima review pubblicata su una rivista della American Chemical Society, e i prodotti ideali sono quelli dotati di un’alta percentuale di acidi grassi insaturi e una quantità non trascurabile di frazione detta “insaponificabile”, cioè non costituita da acidi grassi: l’olio di jojoba e quello di argan sono sicuramente molto preziosi perché ricchi di acido oleico e di acidi polinsaturi omega-6, ma non è molto diverso il nostrano olio extravergine di oliva, anch’esso ricchissimo in acido oleico, e anche polifenoli come l’idrossitirosolo.
Parlando di piante tra l’uso tradizionale e la moderna sperimentazione, la domanda nasce spontanea: gli impacchi con l’infuso di camomilla o l’oleolito (“olio”) di iperico (comunemente detto “erba di San Giovanni”, pianta perenne della famiglia delle Hypericaceae) sono efficaci per gli arrossamenti cutanei e le lievi scottature? La risposta è affermativa, come descrivono le monografie della European medicines agency e quelle dell’Organizzazione mondiale della sanità.
Camomilla e iperico sono infatti piante i cui fiori contengono una concentrazione elevatissima di polifenoli ad elevata capacità antinfiammatoria, scavenger e capaci di aumentare le difese antiossidanti cellulari; nella camomilla il fitocomplesso contiene anche olio essenziale, nell’iperico sono presenti iperforine e le ipericine che donano all’olio di iperico il caratteristico colore rosso (ma che impongono l’attenzione di non esporsi al sole dopo aver usato l’olio di iperico sulla pelle).
L’efficacia antiossidante è alla base dell’utilizzo di piante usate in cosmetica per contrastare e rallentare l’invecchiamento cutaneo, dove l’eccesso di radicali liberi rappresenta un fattore fondamentale sia nel contesto del naturale invecchiamento intrinseco che di quello estrinseco, dato in primis dall’esposizione eccessiva ai raggi UV e all’inquinamento.
Esempi di piante molto utilizzate in cosmetica sono il caffè verde, ricco di acido clorogenico, il tè verde che contiene catechine tra cui la epigallocatechina-3-gallato (EGCG), e il frutto di melograno (Punica granatum L.), che contiene le caratteristiche punicalagine.
Una pianta con sorprendente ricchezza di principi attivi per la pelle è poi l'uva (Vitis vinifera L.): nei suoi semi e nelle foglie raccolte dopo la vendemmia sono presenti particolari polifenoli di tipo diverso che hanno la capacità di intervenire a livello della barriera cutanea e sul microcircolo superficiale; nel frutto a bacca rossa è poi presente il resveratrolo, molecola biologicamente attiva e nota per aver fatto proporre alla comunità scientifica il connubio tra vino e salute, ma attiva anche a livello cutaneo su diversi bersagli legati allo stress ossidativo.
Spinto dalle evidenze che di anno in anno diventano più corpose, lo studio delle piante è un argomento che sta alimentando innovazione, soprattutto nel fervente mondo della skin care. Le attuali frontiere vedono una maggiore valorizzazione territoriale, con molti progetti virtuosi che hanno portato alla riscoperta di specie quasi dimenticate (come la monarda trentina) e varietà autoctone (come la castagna dell’Amiata).
Anche il recupero di scarti agroalimentari è molto preso in considerazione dalla ricerca e sviluppo e, dalla frutta alle potature, oggi sono presenti sul mercato molte formulazioni votate alla sostenibilità.
A proposito di quest’ultimo elemento, nuove coltivazioni indoor a impatto zero sono in sviluppo anche nel nostro paese e anche le biotecnologie stanno puntando l’attenzione verso colture in vitro di cellule vegetali per la produzione di prodotti con un profilo fitochimico controllato e nessun utilizzo di prodotti agronomici.
Ultimo inciso sulla sicurezza, perché non è mai superfluo ricordare che naturale non significa sicuro e, anche nel campo delle piante per uso cutaneo, è sempre fondamentale affidarsi a professionisti e personale esperto e qualificato per avere un corretto consiglio verso il prodotto più indicato per le proprie esigenze.
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