SALUTE
Spesso sottovalutati nella routine quotidiana, i piedi sono in realtà una delle parti più complesse e importanti del nostro corpo. Ogni giorno sopportano il peso dell’intera struttura corporea, garantiscono l’equilibrio, la postura e consentono il movimento.
Eppure, nonostante il loro ruolo essenziale, la loro salute viene frequentemente trascurata, con conseguenze che possono estendersi ben oltre l’apparato podalico.
A ricordarlo è Michele Avanzini, podologo e fondatore del «Centro del Piede» che da anni si dedica alla prevenzione, alla diagnosi e alla cura delle patologie del piede.
«I piedi sono le fondamenta su cui si regge tutto il corpo - spiega Avanzini - Un problema al piede non si limita a provocare un fastidio localizzato: può innescare una serie di compensazioni posturali che coinvolgono caviglie, ginocchia, anche e persino la colonna vertebrale».
Secondo le statistiche, circa l’80% delle persone soffre, almeno una volta nella vita, di disturbi ai piedi. Si tratta di una percentuale molto alta, che conferma quanto sia cruciale prestare attenzione a questi segnali, senza sottovalutarli.
L’appoggio podalico corretto è fondamentale: una modifica della volta plantare, come accade nei casi di piede piatto o piede cavo, altera il modo in cui il peso corporeo viene distribuito sul suolo. Questo squilibrio può sovraccaricare articolazioni, muscoli e tendini, causando infiammazioni, dolori cronici e usura delle strutture articolari.
«Se non trattata adeguatamente - aggiunge Avanzini - una patologia del piede può evolvere in un disturbo posturale cronico, con ripercussioni anche a livello muscolo-scheletrico».
L’estate, con il suo carico di alte temperature e abitudini più libere nella scelta delle calzature, rappresenta una stagione particolarmente delicata per la salute dei piedi. «Con il caldo aumentano alcuni disturbi tipici - sottolinea il podologo - come fascite plantare, talloniti, vesciche, calli, unghie incarnite, eccessiva sudorazione e infezioni micotiche, come il cosiddetto “piede d’atleta”».
L’uso di calzature leggere, spesso inadatte a un uso prolungato, espone il piede a maggiori sollecitazioni e rischi di trauma. Inoltre, le calzature aperte o troppo morbide non offrono un adeguato supporto plantare, favorendo microtraumi e peggiorando condizioni come la fascite plantare o le tendiniti. «È fondamentale scegliere scarpe che garantiscano una buona stabilità e ammortizzazione anche in estate», consiglia Avanzini.
Altro aspetto da non sottovalutare è la sudorazione. «L’eccessiva umidità crea l’ambiente ideale per lo sviluppo di funghi e batteri» avverte Avanzini. Una corretta igiene del piede, l’uso di materiali traspiranti e la scelta di calzature adeguate sono dunque alleati indispensabili per prevenire infezioni e irritazioni cutanee.
Ma quali sono i segnali da non trascurare? Dolori ricorrenti al tallone, sensazione di bruciore alla pianta del piede, cambiamenti nella forma dell’arco plantare, comparsa di callosità persistenti o frequenti infezioni fungine sono tutti campanelli d’allarme che meritano l’attenzione di uno specialista. «Non solo dolore - specifica Avanzini - ma anche piccoli cambiamenti estetici o funzionali del piede possono nascondere alterazioni più profonde, che se intercettate precocemente permettono di evitare peggioramenti importanti».
Inoltre, un ruolo determinante è giocato dalla prevenzione: «Non bisogna aspettare che il dolore diventi invalidante per rivolgersi a un podologo. Controlli periodici, anche in assenza di sintomi evidenti, sono fondamentali per monitorare lo stato di salute del piede e correggere eventuali alterazioni in fase iniziale».
La prevenzione è particolarmente importante anche nei bambini e negli adolescenti, fasi in cui il piede è ancora in via di sviluppo. «In età pediatrica intervenire tempestivamente su un piede piatto o su alterazioni della camminata può fare la differenza nell’evitare problemi futuri all’apparato muscolo-scheletrico».
Lo stesso vale per gli anziani, categoria particolarmente esposta a problematiche podaliche legate a degenerazioni articolari, riduzione della mobilità e alterazioni della sensibilità, che aumentano il rischio di cadute e traumi.
Infine, Avanzini ricorda che il benessere del piede passa anche attraverso scelte quotidiane: igiene scrupolosa, idratazione della pelle per evitare fissurazioni, attenzione alla qualità delle calzature e all’uso corretto di plantari su misura, quando necessario. Piccoli gesti quotidiani di attenzione, accompagnati da controlli periodici con il podologo, che possono fare una grande differenza.
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