×
×
☰ MENU

mANGIARE SANO

Junk food: tante calorie, pochi nutrienti e fibre

Perché va consumato solo occasionalmente. Anche se gratifica il palato. Il cibo spazzatura è una delle cause dell'obesità, che incrementa i processi infiammatori, fattore scatenante di tutte le malattie croniche

Junk food: tante calorie, pochi nutrienti e fibre

di Gianfranco Beltrami

01 Giugno 2025, 16:08

A i tempi di Ippocrate (noto per aver definito il cibo come «la miglior medicina»), gli alimenti introdotti attraverso la dieta erano la prima terapia consigliata per curare qualsiasi tipo di patologia.

L’assunzione di cibi integrali, cereali, legumi, frutta e verdura, prodotti della caccia e della pesca, radici e erbe aromatiche, era consigliata al fine di permettere all’organismo di utilizzarne le componenti preziose.

Con l’avvento dell’industrializzazione il rapporto dell’uomo con l’alimentazione è molto cambiato: il cibo ha smesso velocemente di essere coltivato o allevato direttamente dalle persone e parallelamente alla commercializzazione dei prodotti alimentari è aumentato in maniera esponenziale il cosiddetto «junk food», o cibo spazzatura (termine coniato nel 1951 da Michael Jacobson) con cui si intendono tutti quegli alimenti che hanno un alto contenuto calorico e basso apporto nutrizionale.

Il cibo spazzatura contiene infatti grandi quantità di zuccheri, sale, carboidrati, grassi saturi e idrogenati, coloranti, addensanti, conservanti e altre sostanze chimiche molto appetibili ma che saziano molto meno rispetto agli alimenti sani, dal momento che sono poveri di fibre e ricchi di grassi e zuccheri.

Sono proprio gli zuccheri, contenuti in quantità nei soft-drink e nei dolciumi presenti in tutti i distributori automatici, a dare i danni maggiori: essendo assorbiti rapidamente dall’organismo innescano un circolo vizioso che porta ad assumerne sempre di più, dando in diversi casi anche dipendenza.

È infatti molto frequente che, dopo aver ingerito in quantità cibo spazzatura, si senta il bisogno di assumerne ancora. Questo non soltanto per lo scarso potere saziante del «junk food», ma anche per un meccanismo di dipendenza che questa tipologia di alimenti sono in grado di provocare in quanto, come accade per tutte le esperienze piacevoli, anche il cibo spazzatura innesca una reazione a livello cerebrale detta sistema di ricompensa, mediata dal rilascio di dopamina ed altri ormoni del benessere, che porta a ripetere le azioni che hanno prodotto nel soggetto soddisfazione e gratificazione, al pari delle droghe.

Ecco spiegato come mai chi inizia a mangiare junk food tende a mangiarne sempre di più con effetti disastrosi per la salute.

Un altro effetto deleterio del cibo spazzatura è la riduzione della sensazione di sazietà e l’aumento della fame, con conseguente incremento delle calorie assunte che portano al sovrappeso e all’obesità, patologie in continua crescita sia nei paesi occidentali sia in quelli in via di sviluppo. Tanto che l’Organizzazione mondiale della sanità stima che nel mondo 500 milioni di adulti e 43 milioni di bambini sotto i 5 anni siano obesi.

Analizzando il fenomeno dell’obesità e andando a valutare il quadro a livello cellulare, le ricerche hanno riscontrato una forte associazione tra obesità e incremento del processo infiammatorio che rappresenta la causa comune di tutte le malattie croniche, da quelle cardiovascolari come l’infarto e l’ictus, al diabete e ai tumori.

Un recente studio scientifico pubblicato lo scorso anno sulla rivista «European child adolescent psichiatry» ha inoltre dimostrato una stretta correlazione tra l’assunzione di cibo spazzatura e l’insorgenza di patologie e disturbi di tipo psicologico in bambini e adolescenti fra cui iperattività, depressione, stress, ansia e disturbi del sonno.

I più comuni cibi junk food da comprare il più raramente possibile e reperibili sul mercato sono hamburger, patatine fritte e snack salati, carni processate (wurstel, cotolette industriali), cibi panati e surgelati, bibite gassate e bevande energetiche, noodles istantanei, pancetta e altri salumi grassi confezionati, sottilette e fettine di formaggi dolci confezionati, cioccolato al latte, gelati, caramelle e dolciumi in genere.

A volte anche alcuni alimenti considerati salutari come succhi di frutta, yogurt alla frutta e cereali per la colazione in realtà contengono solo una piccola percentuale di frutta e grandi quantità di zuccheri e grassi ed è quindi importante leggere bene le etichette.

In generale sarebbero da evitare anche tutti quegli alimenti che contengono addensanti, sciroppi di glucosio, coloranti e conservanti. È bene mangiare solo occasionalmente cibo spazzatura, dando la priorità a una dieta equilibrata ricca di frutta, verdura, cereali integrali, proteine magre e grassi sani come l’olio extravergine di oliva.

Un altro motivo della grande diffusione del cibo spazzatura, specie fra i giovani, è anche la sua economicità: i grassi idrogenati, il saccarosio ma anche i dolcificanti, le patate, la carne macinata mista e grassa, sono materie prime che costano pochissimo e rispetto al costo di pochi euro di un hamburger con patatine è ben più caro un pasto in stile mediterraneo a base di pasta o un secondo di carne o pesce di buona qualità abbinati alla verdura.

Per la salute della popolazione, ma anche per la nostra economia, è estremamente importante che le famiglie, la scuola, i medici e le autorità sanitarie contrastino il marketing spietato del cibo spazzatura e la distribuzione dei junk food e degli snack dolci e salati nei distributori automatici delle scuole e nei luoghi pubblici e promuovano iniziative per favorire una corretta nutrizione e l’utilizzo di cibo sano, fresco, stagionale e possibilmente a chilometri zero. Ciò consentirà di prevenire e migliorare lo stato di salute presente, ma soprattutto futuro, della popolazione e potrà tradursi anche in un sostanziale e notevole risparmio della spesa sanitaria.

© Riproduzione riservata

CRONACA DI PARMA

GUSTO

GOSSIP

ANIMALI