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Preziose ciliegie, frutto «costoso», disponibile solo poche settimane all'anno. Ma sapore e qualità nutritive valgono l'attesa. E la spesa

Rosso intenso, il colore indica la presenza di antociani, polifenoli con effetti benefici sul microbiota intestinale

Preziose ciliegie, frutto «costoso»,  disponibile solo poche settimane all'anno. Ma sapore e qualità nutritive valgono l'attesa. E  la spesa

di Daniele Del Rio

21 Giugno 2025, 13:20

Con l’inizio di giugno, i banchi dei mercati si tingono del rosso brillante delle ciliegie. Frutti amati da grandi e piccoli, sono uno dei simboli della bella stagione. Ma al di là del loro irresistibile gusto dolce-acidulo, che cosa ci racconta la scienza sulle proprietà nutrizionali delle ciliegie?
Le ciliegie – in particolare quelle dolci (Prunus avium L.) – sono ricche di vitamine e minerali, ma colpiscono sempre per il loro colore rosso intenso, che è indicatore della presenza di antociani, una classe di polifenoli, composti presenti in frutta e verdura studiatissimi per i loro potenziali effetti benefici sulla salute.
La concentrazione di questi antociani varia a seconda della varietà e del grado di maturazione. Le varietà più scure, come la “Lapins” o la “Ferrovia”, tendono a essere più ricche di questi composti. Non si tratta, sia chiaro, di un “superfood” miracoloso, ma di un frutto con caratteristiche interessanti, da inserire in una dieta varia e bilanciata.
Per ogni 100 grammi, le ciliegie apportano circa 60 calorie, fibre alimentari (2 g), vitamina C (10 mg), potassio (200 mg) e altri micronutrienti. Ma è, appunto, soprattutto per la loro ricchezza in composti polifenolici – come gli antociani e gli acidi idrossicinnamici – che le ciliegie sono oggetto di interesse scientifico.

Secondo alcuni studi, infatti, proprio i polifenoli e, in particolare gli antociani, possono interagire positivamente con il nostro organismo e con il nostro microbiota intestinale, contribuendo a prevenire le malattie cardiovascolari e metaboliche. Qualche ricerca ha anche dimostrato che il consumo di ciliegie può migliorare la qualità del sonno (grazie alla presenza di melatonina e triptofano) e persino aiutare il recupero muscolare dopo l’esercizio fisico intenso.
Tuttavia, è importante sottolineare che si tratta di benefici potenziali e non di cure o rimedi. Nessun frutto, da solo, può garantire protezione contro le malattie croniche. L’effetto protettivo associato al consumo di ciliegie – se presente – è legato al loro inserimento all’interno di una dieta equilibrata, ricca di frutta e verdura di stagione. È il modello alimentare, non il singolo alimento, a fare la differenza.

Essendo un frutto estremamente deperibile, le ciliegie sono un piacere stagionale limitato e la loro presenza fresca sul mercato dura poche settimane. Questo aspetto stagionale, tutt’altro che un limite, è un invito a riscoprire la ciclicità della natura e a diversificare la nostra alimentazione seguendo i ritmi dell’anno.
La reputazione delle ciliegie come frutto molto costoso ha dunque basi reali, perché sono deperibili, richiedono una raccolta manuale accurata e sono sensibili alle condizioni climatiche. Proprio poi perché la loro stagione è molto breve, questo aumenta la richiesta nel poco tempo disponibile. Tuttavia, nei periodi di abbondanza – cioè tra fine maggio e metà giugno – i prezzi possono scendere in modo significativo, soprattutto se si privilegia l’acquisto locale o diretto.
Quindi sì, sono spesso costose, ma non sempre proibitive. In più, negli ultimi anni, la produzione di ciliegie ha visto un’evoluzione significativa, con nuove tecniche di coltivazione, selezione di varietà resistenti alla spaccatura da pioggia, e miglioramenti nelle tecnologie di conservazione e trasporto. L’obiettivo è quello di mantenere la qualità del frutto, ridurne la deperibilità e soddisfare una domanda crescente, magari anche contenendo i costi per il consumatore.

Tuttavia, come per molti altri frutti, anche la produzione di ciliegie risente dei cambiamenti climatici e della variabilità stagionale. Grandinate, sbalzi termici e piogge abbondanti in prossimità della raccolta possono compromettere l'intero raccolto. Anche questo piccolo dettaglio ci deve ricordare quanta attenzione dobbiamo fare all’ambiente in cui viviamo.
Insomma, le ciliegie sono un frutto gustoso e colorato, simbolo della primavera inoltrata e dell’estate, con un profilo nutrizionale interessante e potenziali benefici per la salute. Non fanno miracoli, ma possono rappresentare una scelta intelligente per arricchire l’alimentazione quotidiana di colori, sapori e sostanze utili al benessere.
Mangiarle con moderazione – magari al posto di uno snack – è già un buon inizio. E se qualcuna finisce in una crostata… ogni tanto si può anche chiudere un occhio.


Daniele Del Rio
Professore di Nutrizione umana e pro-rettore alla ricerca e trasferimento tecnologico dell'Ateneo di Parma.

© Riproduzione riservata

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