INSERTO STARE BENE / SIMPOSIO
La gestione del dolore oggi. È stato questo il tema di un interessante incontro che si è svolto alla casa di cura «Città di Parma» nell’ambito del Programma di educazione medica continua e organizzato in occasione della Giornata nazionale del sollievo. Relatrici del simposio erano Elena Giovanna Bignami, direttrice della seconda Anestesia e Rianimazione dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Parma e presidente della Siaarti (Società italiana di Anestesia, Analgesia, Rianimazione e Terapia intensiva), e Milena Romano, specialista in Anestesia della casa di cura «Città di Parma». Ha moderato l'incontro Guido Reni, medico di medicina generale.
«Il dolore è di fatto un fisiologico segnale di allerta che il nostro organismo ci trasmette - spiega Milena Romano -. Il dolore può essere acuto o cronico. Si parla di dolore acuto quando esordisce all’improvviso, ad esempio dopo un trauma, mentre si definisce cronico un dolore insistente e persistente che può essere altamente invalidante quale, ad esempio, quello legato a fibromialgia o neuropatie periferiche. Ovviamente è fondamentale diagnosticare la causa del dolore per intervenire nel modo più opportuno. Oggi abbiamo a disposizione tantissime opzioni terapeutiche, e tra queste vanno certamente citate le tecniche di medicina rigenerativa, che utilizza metodiche innovative per riparare o rigenerare tessuti danneggiati o malati. Si tratta di metodiche quali, ad esempio, l’impiego di cellule staminali o anche l’ozonoterapia».
Ampio spazio è stato dato anche al ruolo dell’intelligenza artificiale in questo contesto. «L’intelligenza artificiale è una grande risorsa a nostra disposizione nel controllo del dolore - ha spiegato Elena Giovanna Bignami -. La telemedicina, supportata dall’intelligenza artificiale, sta rivoluzionando la gestione di questa condizione che stravolge la vita, in particolare in riferimento al dolore cronico. Esiste, infatti, la possibilità di controllare “da remoto” i sistemi di regolazione dei farmaci antalgici tramite, ad esempio, sensori indossabili che monitorano in continuo i parametri vitali, segnalando in tempo reale variazioni correlate al dolore e permettendo un supporto clinico veloce e sicuro».
Nel corso del simposio si è parlato anche della gestione del dolore in caso di intervento chirurgico soffermandosi sulle tecniche più innovative, e a tal proposito Milena Romano ha evidenziato come «l’anestesia e la terapia post operatoria devono essere personalizzate per il singolo paziente».
Infine uno sguardo sull’oggi, ma anche sul futuro. «La rivoluzione tecnologica offre soluzioni impensabili sino a qualche anno fa - ha evidenziato Elena Giovanna Bignami -. Per fare alcuni esempi, basti dire che oltreoceano sono state approvate alcune applicazioni per il monitoraggio continuo del dolore in pazienti non comunicativi mediante espressioni del volto, oppure esistono dispositivi impiantabili da utilizzare nel dolore cronico che rilasciano farmaci in base alla risposta del paziente, il tutto in maniera totalmente adattativa e automatizzata».
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