IL PERSONAGGIO
Si sono messi in posa, elegantissimi, al centro del cortile della «loro» scuola, proprio come ai vecchi tempi. Per scattare una «foto di classe» capace di rinnovare i ricordi, le voci tra i corridoi, i segreti tra i banchi («un po’ cambiati» scherza qualcuno). Sono gli ex alunni della scuola De La Salle che, come ogni anno, ieri si sono ritrovati. E, sempre come ogni anno dal 1989, è stato consegnato il premio dedicato agli ex allievi: una targa che riconosce formalmente uno di loro come testimone ed esempio di tutti quei valori che la stessa scuola ha da sempre trasmesso.
Quest’anno la «Targa La Salle» è stata conferita a Carlo Alberto Bertozzi, ambasciatore dell’imprenditoria parmigiana negli Stati Uniti. «Questo premio riconosce a Carlo Alberto tutto il suo impegno, la sua dedizione - ha affermato Vittorio Albertini, presidente associazione Ex allievi de La Salle -: ha portato Parma e l’Italia negli Stati Uniti, riuscendo a fare cose straordinarie».
Bertozzi, classe 1941, è stato allievo de La Salle dal 1947 a 1955, ha poi proseguito gli studi al Maria Luigia e al Romagnosi. Si è laureato in Economia e commercio alla Bocconi di Milano, frequentando anche importanti corsi all’Università di Harvard. In Italia ha lavorato per Cirio, Levissima, General Electric e Mares. Nel 1984 si è trasferito negli Usa dove, dopo qualche anno, in qualità di presidente della Alcort Mares, ha fondato Management Resources of America (Mra), lavorando come consulente e manager per alcune famose industrie italiane del settore alimentare: Barilla, Parmacotto, Mutti, Rizzoli sono solo alcune della lunga lista.
«Carlo Alberto Bertozzi è una di quelle figure che mi permetto di descrivere come i migliori testimoni dell’identità del nostro territorio - ha dichiarato Cesare Azzali, direttore generale dell’Unione parmense degli industriali -. Identità fatta di competenza, capacità. Un approccio che non perde mai l’attenzione nei confronti della comunità in cui si opera».
A ritirare il premio, il figlio Pietro (Bertozzi ha altri due figli, Luca e Giulio e 5 nipoti) e i cugini Corrado e Marco: «Carlo Alberto è un professionista e una persona eccezionale, è anche un nonno affettuoso - hanno raccontato -. La sua vita l’ha portato a cambiare Paese, ma Parma è scolpita nel suo cuore». Nella nostra città troviamo le sue radici più profonde. «Quelle della tradizione imprenditoriale della sua famiglia – come ha ricordato l’amico Massimo Luotti – e dei vecchi fasti goliardici di cui forse ancora qualcuno dei più attempati si ricorda» ride. Perché Bertozzi è proprio così: «Un professionista esperto, un uomo pieno di coraggio, un amico con cui si può sempre ridere assieme».
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