SCUOLA
Dalla sua Milano ha cantato l’Italia con ironia ed eleganza. Oggi il suo ricordo continua ad incantare e a parlare al cuore del nostro Paese, superando i confini delle generazioni.
Nella mattinata di martedì, all’auditorium del Carmine, la musica di Giorgio Gaber, interpretata da 12 studenti del Conservatorio, ha conquistato il pubblico, composto da ragazzi provenienti da 5 scuole di Parma. «Giorgio Gaber - Il signor G (dal rock’n’roll al teatro-canzone» si è intitolato l’evento, curato da Rossana Casale, cantante e insegnante del Conservatorio, con la partecipazione speciale di Luigi Campoccia, pianista storico di Gaber.
«Questo è il decimo anno che organizziamo incontri riservati a scuole di Parma e provincia - ha detto Pierluigi Pugliesi, vicedirettore del Conservatorio A. Boito -. I nostri incontri consistono in presentazioni di varie tematiche, dal pop al rock, in cui sono impegnati i nostri allievi». Tra il pubblico erano, infatti, presenti studenti delle scuole Maria Luigia secondaria, Maria Luigia liceo, Bodoni, Don Cavalli e dell’Istituto Falcone Borsellino di Torrile. Lo spettacolo è cominciato con un video di Gaber che interpreta uno dei suoi più grandi successi: «Lo shampoo». Il brano racconta di un uomo, il «signor G», alter-ego di Gaber, che si ritrova a vivere una brutta giornata e reagisce, ironicamente, immaginando di farsi uno shampoo. «Che bello far ascoltare Gaber - ha introdotto Casale -. Parla di noi ancora adesso e parla anche di voi - rivolgendosi agli studenti - perché voi siete il domani ma vivete i nostri stessi sentimenti. Gaber raccontava i sentimenti umani, ma inseriti all’interno della società». Casale ha, poi, raccontato come è iniziata e si è sviluppata la carriera di Gaber. «Gaber viene dal Rock’n’roll in cui il contatto col pubblico era molto importante». Il contatto col pubblico sarà un fulcro importante nella svolta della sua carriera. Insieme a Sandro Luporini, infatti, Gaber inventerà un nuovo genere ibrido: il teatro-canzone. I concerti che teneva nei teatri in giro per l’Italia erano un susseguirsi di monologhi teatrali e canzoni.
Luigi Campoccia, pianista che ha seguito Gaber fin dalle origini, è salito sul palco dell’auditorium raccontando alcuni momenti significativi della sua carriera, mettendo l’accento sulla personalità di Gaber e sul suo modo di essere artista. «Era un uomo normalissimo, non si poneva mai su un piedistallo e questo ci ha fatto molto crescere musicalmente. Ricordo che passavamo le nottate a parlare di attualità, di come la società stava cambiando. Il nostro obiettivo era come fare arrivare alle persone comuni questi argomenti». Poi, però, nel 2003 Gaber venne a mancare, in seguito all’aggravarsi della sua malattia. «Il momento che lui è mancato è stato terribile - ha raccontato Campoccia -. Fu come svegliarsi da un sogno e rendersi conto che la realtà che vivevamo non era quella reale. Alcuni di noi hanno abbandonato la musica, altri, come me, si sono dedicati all’insegnamento».
A distanza di anni, poi, il gruppo si è riunito, con un cantante completamente diverso da Gaber, consapevoli dell’irripetibilità di quel viaggio. Dopo le parole di Campoccia, il concerto. Gli studenti del Conservatorio hanno coinvolto magistralmente i ragazzi presenti che hanno partecipato con applausi, risate, lacrime. Sono state suonate «La parola io», «L’illogica allegria», «Le elezioni», «Il conformista» e tante altre canzoni, interpretate dalle voci di Valentina Mottini, Celeste Salzillo, Alessia Andrei, Davide di Pietro, M. Francesca Ventura, Giulia D’Amato, Greta Vernizzi, Tosca Biscontin; accompagnate da Stefano Canali al pianoforte, Francesco Piscitelli alla batteria, Igor Fornaciari alla chitarra e Alex Lusardi al basso. Canzoni che, nonostante gli anni, sortiscono lo stesso effetto di ironica lettura della società italiana. E quella commossa allegria che più di vent’anni fa conquistava il pubblico dei maggiori teatri d’Italia, oggi rivive negli sguardi dei ragazzi della nostra città. Andrea Grassi
© Riproduzione riservata
Contenuto sponsorizzato da BCC Rivarolo Mantovano
Gazzetta di Parma Srl - P.I. 02361510346 - Codice SDI: M5UXCR1
© Gazzetta di Parma - Riproduzione riservata