La Giornata della Terra
La multidisciplinarietà come risposta alla crisi climatica? «È raro vedere in Italia più realtà collaborare - commenta il climatologo, presidente della Società meteorologica italiana e direttore della rivista Nimbus Luca Mercalli - ma seppure la lotta climatica nasca dalle discipline "dure" come scienze e matematica, tutte le materie possono rispondere al problema».
E così è stato per cinque scuole di Parma: è il secondo anno che il liceo Romagnosi, il liceo Ulivi, l’istituto Melloni, l’istituto Rondani ed il liceo Sanvitale chiudono al traffico il viale Maria Luigia e si riuniscono in una moltitudine di eventi (quest’anno se ne prevedono una novantina) per e con gli studenti in occasione della Giornata della Terra.
Ed in attesa del 22 aprile, le scuole coinvolte hanno proposto lo scorso giovedì mattina una diretta webinar in collaborazione con l’Università degli Studi di Parma e con l’Agenzia prevenzione ambiente energia Emilia-Romagna (Arpae), intitolata «La crisi climatica e ambientale: pre-occupiamoci per non esserne travolti».
Per l’occasione, la videoconferenza ha ospitato il climatologo Luca Mercalli, che ha approfondito il tema del cambiamento climatico, delle fake news e di come poter contrastare la minaccia climatica nella vita di tutti i giorni. Mercalli ha definito l’attuale crisi come globale e potenzialmente irreversibile: «In tutta la sua storia, l’uomo non ha mai assistito a dei cambiamenti così rapidi ed intensi: dobbiamo tagliare le nostre emissioni entro il 2050, o la temperatura terrestre si alzerà di 4° o 5° entro la fine del secolo, provocando danni irreversibili al pianeta e l’estinzione della specie umana».
E seppure dall’ascesa di Greta Thunberg come personaggio pubblico ha portato una maggiore sensibilità rispetto al tema tra le nuove generazioni, Mercalli dice che l’attenzione e l’impegno dimostrato è ancora «troppo poco: coinvolge solo una piccola parte degli studenti e deve ancora entrare a far parte delle istituzioni». Ma dal loro canto, tanto gli istituti quanto i loro studenti mostrano una buona dose di interesse: il dirigente scolastico del liceo Romagnosi Pier Paolo Eramo parla ad esempio di una graduale trasformazione del modo di «fare scuola» sulla base degli obiettivi di sostenibilità: «È un obiettivo molto ambizioso; non possiamo pensare di poter insegnare sempre le stesse cose, e questo cambiamento non può avvenire da un giorno all’altro ma deve passare per il mondo dell’educazione attraverso iniziative, attività e corsi». Dal lato del corpo studentesco invece, c’è chi conferma il progressivo aumentare di interesse nella lotta climatica trai giovani: «Secondo me la nostra generazione è molto più attenta rispetto quelle precedenti, e il fatto che stiamo appoggiando queste iniziative lo dimostra», commenta Maria Chiara del liceo Romagnosi.
Il relatore ha poi concluso il proprio intervento elencando alcune risposte concrete al cambiamento climatico: a cominciare da una base informativa costituita da siti ufficiali, Mercalli ha insistito sull’energie rinnovabili e su una maggiore efficienza energetica; sull’incoraggiamento dell’auto elettrica con riciclo di batteria tra le possibili alternative alle auto a motore; su un minore consumo di carne e di cibi esotici; su una maggiore discrezione nell’utilizzo di beni comuni non rinnovabili, ad esempio il suolo; ed infine, su un consumo di beni legato alle necessità e non al desiderio.
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