Il liceo artistico ricorda la nobildonna del 1500
A celebrazione dell’8 marzo, giornata mondiale della donna, il liceo artistico Paolo Toschi è stato fra i protagonisti di un evento che ha avuto per figura centrale di riferimento Beatrice Cenci: «Beatrice è viva». In effetti, quale migliore occasione per omaggiare la Donna, se non con la celebrazione di una figura femminile quale fu quella di Beatrice Cenci, una nobildonna italiana che, per difendere la propria dignità, arrivò, nella Roma del 1500, a uccidere il proprio stesso padre, corrotto e dissoluto, che si era macchiato del crimine più orrendo nei confronti di una figlia. Beatrice fu così condannata a morte e il liceo artistico Toschi possiede, fra le sue tante prestigiose tele, proprio un dipinto del pittore ottocentesco Pietro Rossi, che immortala Beatrice in atteggiamento dolente, seduta sul letto della sua cella mentre attende l’esecuzione per decapitazione.
Per questa ragione, la cerimonia ha avuto altresì lo scopo di raccogliere fondi per il restauro della tela e della cornice dell’opera, grazie al finanziamento dei Lions Reggia di Colorno e del Vicus Petiatus di San Secondo Parmense, e con il patrocinio del Comune di Parma.
Dopo una visita alla collezione delle opere del liceo (guidata dalla professoressa Isabella Leoni, già docente del Toschi) e alla collezione delle opere dell’Accademia nazionale di Belle Arti (guidata dal professor Stefano Cusatelli), l’evento si è spostato al Palazzo del Governatore, dove la dirigente del liceo Toschi Elisabetta Botti, che ha sottolineato l’attualità e la forza della figura storica di Beatrice e il senso profondo della sua celebrazione in una giornata in cui viene reso omaggio all’onore, alla dignità e alla grande energia del femminile.
È seguito un intervento del vicesindaco del Comune di Parma e assessore alla Cultura Lorenzo Lavagetto, il quale ha evidenziato quanto sia importante che i luoghi istituzionali della città vengano aperti alla cittadinanza e fatti conoscere. In effetti, il Palazzo del Governatore cerca di aprirsi sempre più a iniziative di valore e pregio culturale.
La cerimonia è stata, però, anche occasione per la presentazione del libro di Nicoletta Manetti «Io, Beatrice Cenci. Una ragazza romana» (Angelo Pontecorboli Editore, Firenze 2024) e la presenza dell’autrice ha dato ulteriore spessore all’evento. La Manetti, dopo essersi detta fortunatissima di aver avuto modo di conoscere l’opera del Rossi (che è anche stata ripresa sulla copertina del suo libro), ha rievocato le linee essenziali della vicenda biografica di Beatrice, «la tragedia di una vita rubata», ancor oggi di estrema e drammatica attualità. Ma l’interrogativo con cui si chiude l’intervento rimane tuttora senza una limpida risposta, troppo sfumata è, in questo caso, la linea che separa il diritto dalle evidenze biografiche: Beatrice è stata una lucida assassina o una vittima totalmente assolvibile?
Sono poi intervenuti Stefano Cantoni, presidente dei Lions di Colorno, un’associazione che, oltre a rivolgersi soprattutto ai giovani, è sempre più attento anche alla cultura e alle sue manifestazioni, Simona Alberici, presidente del Vicus Petiatus, un’associazione che porta il proprio interesse al recupero artistico sul territorio e, infine, il provveditore Andrea Grossi, che ha ribadito l’importanza del fatto che la scuola è un luogo di cultura, ma anche di riflessione sui nostri atti e che «la storia di Beatrice Cenci ci dice che i dispositivi di potere si scrivono nelle vite delle persone».
A questo punto, la dirigente Elisabetta Botti ha presentato l’indirizzo di teatro del liceo Toschi e ha ringraziato i ragazzi e la professoressa Serena Mattace Raso (docente di Laboratorio teatrale), alla quale si deve Lettura scenica tratta dal libro della Manetti, il professor Davide Zilli, che ha curato le musiche, e la professoressa Clelia Cicero, che ha interpretato «Non, je ne regrette rien» di Edith Piaf. Lo spettacolo dei ragazzi di teatro è stata una preziosa occasione per mostrare a tutti il valore di questo indirizzo di studi e per mettere in atto una concreta proposta di orientamento e cittadinanza.
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