×
×
☰ MENU

Ricorso, il Tar: legittimo il bollino 'antifascista'. CasaPound: 'Un cavillo non ci fermerà' - Video

11 Dicembre 2019, 02:01

Il Tar di Parma ha dichiarato inammissibile il ricorso di CasaPound contro il Comune di Parma in merito al cosiddetto "bollino antifascista", il regolamento che vincola la concessione degli spazi pubblici comunali alla sottoscrizione di un documento a favore della Costituzione e contro atteggiamenti di espressione fascista, razzista, sessista. 

L’associazione CasaPound di Parma aveva inoltrato ricorso, nello scorso febbraio, al Tribunale Amministrativo chiedendo la sospensiva dell’applicazione fino alla sentenza resa nota oggi. Nella motivazione si legge che "il ricorso deve essere considerato inammissibile per difetto di un concreto ed attuale interesse a ricorrere» sottolineando che «in difetto di una comprovata effettiva impossibilità di presentazione dell’istanza o di un successivo provvedimento di diniego e/o di inammissibilità dell’istanza, non può, pertanto, ritenersi la sussistenza, in capo alla ricorrente, di una lesione tutelabile in questa sede". 

Contro il regolamento del comune di Parma si era espresso anche il leader di Forza Nuova Roberto Fiore che lunedì scorso aveva denunciato presso la procura di Parma il sindaco della città emiliana Federico Pizzarotti. 

BOLLINO ANTIFASCISTA, CASAPOUND: “NON SARÀ UN CAVILLO A FERMARE LA NOSTRA BATTAGLIA PER LA LIBERTÀ DI PENSIERO”

"Un vizio di forma che non inficia la bontà della nostra azione, per cui presenteremo contro-ricorso dimostrando che abbiamo pieno interesse ad agire”: con queste parole Emanuele Bacchieri di CasaPound Italia commenta il rigetto dell’istanza con cui il movimento aveva impugnato il regolamento comunale sul ‘bollino antifascista’ per la concessione di spazi pubblici.  “Il problema procedurale – spiega – nasce unicamente a causa delle modalità capziose con il Comune impone di presentare la domanda di occupazione di suolo pubblico, che comportano in automatico anche la sottoscrizione della dichiarazione di antifascismo”. Prassi che definisce “un mezzuccio, contro il quale ci riserviamo di valutare azioni future”. La battaglia del movimento, insomma, continua: “Non ci fermiamo certo qui – conclude Bacchieri – perché non intendiamo certo conformarci ad una disposizione che consideravamo e continuiamo a ritenere liberticida”.

© Riproduzione riservata

CRONACA DI PARMA

GUSTO

GOSSIP

ANIMALI