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fiera d'ottobre

Don Milani e Barbiana: da domani mostra a Sorbolo

28 Settembre 2022, 19:41

Sorbolo Mezzani celebra la figura del sacerdote ed educatore don Lorenzo Milani, di cui nel 2023 ricorrerà il centenario della nascita. Sarà inaugurata, infatti, giovedì 29 settembre alle 21 nella sala Benassi del Centro civico di Sorbolo, in occasione dell’inizio della Fiera d’ottobre, la mostra fotografica «Barbiana: il silenzio diventa voce». L’esposizione, curata dalla Fondazione don Milani, rimarrà allestita fino a sabato 15 ottobre e la sua visita sarà affiancata e arricchita da alcuni appuntamenti importanti. Primo fra questi sarà sabato 8 ottobre alle 15,30 nella sala Clivio l’incontro con Agostino Burberi, uno dei primi allievi di don Milani alla scuola di Barbiana e oggi presidente della Fondazione a lui dedicata. Nel pomeriggio di sabato 15 ottobre, invece, alle 15, verrà presentato il libro «I sentieri dell’altro», scritto a quattro mani da Antonello Ferretti e Sarah Virgenti: nel volume si parla della figura di don Milani e del suo stile educativo. La mostra sarà aperta il martedì e giovedì dalle 15,30 alle 18,30, e il mercoledì e il sabato dalle 9,30 alle 12,30. Inoltre, sono previste aperture straordinarie nei pomeriggi di sabato 1, 8 e 15 ottobre dalle 15 alle 18,30. Infine, la mostra sarà visitabile su prenotazione per le classi dell’Istituto comprensivo di Sorbolo Mezzani. «L’idea di portare a Sorbolo una mostra su Don Milani mi accompagnava da tempo – ha commentato l’assessore alla Cultura Cristina Valenti –, ritenendo il pensiero e gli scritti di don Lorenzo Milani estremamente attuali. Sono convinta che riportarli all’attenzione della comunità possa offrire occasioni preziose di riflessione. In particolare, la mostra cerca di far conoscere un don Milani “a tutto tondo”, mettendo in evidenza come il suo essere sacerdote non può essere scisso dal suo essere educatore e maestro. Il suo incontro con il Vangelo, infatti, lo porta a decidere di servire il Dio dei poveri attraverso il sacerdozio. La vera molla di tutto il suo operato, come uomo di scuola, innovatore, riformatore sociale, è da ricercarsi nella sua scelta sacerdotale di porre, quale pilastro della sua evangelizzazione, l’impegno per la dignità umana della persona, nella convinzione che l’ingiustizia sociale offende prima Dio e poi gli uomini». Christian Marchi 

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