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«Chitarrate da spiaggia»

Suona, canta e improvvisa: Morgan entusiasma il pubblico

Suona, canta e improvvisa: Morgan entusiasma il pubblico

di Silvio Marvisi

25 Agosto 2023, 15:35

“Morgan da vivo”, il viaggio nella musica italiana e non solo Morgan che non ti aspetti. O forse sì. Lunare e malinconico ma, comunque, vivo. “Morgan da vivo” è il titolo del nuovo spettacolo in cui l’artista, ex BluVertigo, porta sul palco una “chitarrata da spiaggia” a modo suo che, ovviamente, non si esaurisce con la sola chitarra ma vede protagonisti anche basso e tastiera.
È il Morgan del contrasto fra l’ultimo album elettronico “Morgan Last Night Lo-Fi” e la serata totalmente unplugged immersa in grandi interpreti italiani di tempo fa.
Ripercorre la sua vita con estrema delicatezza, Morgan, senza far emergere troppo il suo desiderio di far conoscere la musica, quella più profonda e intima fatta di mille strumenti sincronizzati uno a uno come perfetti orologi.
È solo sul palco, passa in carrellata i vari strumenti che lo hanno ispirato, i brani, gli amori musicali, e i momenti storici che lo hanno reso musicista ma anche qualcosa di più. Si potrebbero dare mille definizioni di Morgan senza mai giungere a definire la sua vera capacità o natura: menestrello, cantautore, profondo conoscitore dell’animo dei musicisti italiani come De André, Tenco, Battisti, Battiato e altri.
Improvvisa, come si fa in spiaggia, commuove, appassiona il pubblico e allo stesso tempo trasporta in quel suo viaggio personale. Ha un ampio spettro di X Factor nel sangue, cerca di dimostrare la semplicità della musica più complessa, come la percepisce lui. Inizia con la chitarra. Nemmeno il tempo di scaldarsi la voce che un grosso insetto gli arriva in faccia e improvvisa “Odio l’estate” in versione “Odio gli insetti” cantando «Cadranno mille petali di mosche…» ma passa subito ai brani di “Battiato mi spezza il cuore”.
Picchia la chitarra, Morgan, come un vecchio cantautore mentre canta «io non invecchio …e niente più mi imprigiona» (“È stato molto bello” di Battiato). «Ma anche il tempo della chitarra è finito», dice. E afferra il basso da cui trae una versione di “Tra 5 minuti” potente come non mai, quasi rancorosa, a ricordo della vita e della ricerca musicale che lo ha portato fino a oggi.
La lezione musicale che intraprende in seguito altro non è che un trascorso degli anni 70 e ‘80 partendo da Money dei Pink Floyd; improvvisa il giro di basso di Roger Taylor dei Duran Duran passando brani di Eric Clapton e Michael Jackson, Level 42, Kiss, Deep Purple e Queen in pochi minuti, a far capire quanto quel periodo sia stato rapido, quanto quei successi siano ancora lì ma «non hanno forse affondato così tanto le unghie nella storia» come dice lui.
Si appassiona a “Walk on the wild side” di Lou Reed poi passa alla tastiera.
«Ora inizia il concerto» e fa una sua versione di “Shine on your crazy diamond”. Legge il testo ma emerge potente, un reality dalla riuscita perfetta con quelle piccole sbavature che rendono il risultato ancora più interessante e unico.
Improvvisa e si danna, Morgan. Poi il suo “Animali familiari” - in pieno contrasto con la fase precedente - e “Animali”, ancora Battiato.
Il tributo a Toto Cutugno (giusto ieri i funerali) ferma il concerto e fa esplodere l’applauso mentre volano i “bravo!”. E si riparte con “Il mio regno” di Tenco, “Un ottico” di De André, “Arrivederci” cantata da Ornella Vanoni e un pizzico di quei Goblin di “Profondo rosso”.
Quando riprende la chitarra per un ultimo saluto sfoggia “Space oddity” a cui il folto pubblico non resiste, applaude e vuole un altro brano. Simula l’improvvisazione, Morgan, la caratteristica che lo rende unico. Il viaggio è compiuto, come recita il titolo, “Morgan, da vivo”.

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