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Teatro

Paola Minaccioni, Maurizio Lastrico e gli altri «ragazzi irresistibili»: quante stelle sui palcoscenici del Parmense a gennaio

Paola Minaccioni, Maurizio Lastrico  e gli altri «ragazzi irresistibili» del teatro

di Mara Pedrabissi

07 Gennaio 2024, 17:25

Dal celestiale Celestini alle minacce di Minaccioni, «stupida» ma solo per «show». Non è più tempo di aspettare Godot (che arriva il 13): la carne al fuoco (quello “sacro”, dell’arte ) è tanta e, allora, occorre mettere mano all’agenda e scegliere bene e per tempo, sapendo che tutto non si può vedere.

I palcoscenici di Parma e provincia, in questo gennaio, saranno affollati da una quantità d’illustri artisti ch’è raro vedere in un sol mese. E parliamo solo del campo della prosa, per restar nel seminato.
Andiamo in ordine cronologico per non far torto a nessuno: su spettacoli e nomi che vi segnaliamo, invece, ci prendiamo la responsabilità, sennò non lo faremmo.

A come Ascanio: il celestiale Celestini, non più «Pecora nera», si fa in due e porta il nuovo spettacolo, di cui è autore e interprete, mercoledì 10 gennaio alle ore 21 al Teatro Crystal. In «Rumba - L'asino e il bue del presepe di San Francesco nel parcheggio del supermercato», con la musica di Gianluca Casadei, immagina la vita di Francesco oggi: come il santo vivrebbe la povertà nell’Italia contemporanea e quali compagni di strada sceglierebbe. Lo spettacolo sarà la sera dopo, giovedì 11 gennaio alle 21.15, al Teatro di Ragazzola.

Si può «far 13» (nel senso di sabato 13) «Aspettando Godot»: alle 21 al Teatro Magnani di Fidenza andrà in scena la celebre pièce di Samuel Beckett, un classico del Novecento, nella traduzione del torinese Carlo Fruttero, con regia, scene, luci e costumi del 77enne Theodoros Terzopoulos, il più noto probabilmente tra i registi teatrali greci oggi, con una specifica, codificata cifra sul metodo di lavoro dell’attore. Insieme a Ert, ha prodotto questo nuovo allestimento di «Aspettando Godot», evidenziandone l’attualità. Nel cast troviamo anche la coppia Stefano Randisi - Enzo Vetrano: segnatevela, la ritroveremo a brevissimo.

Sempre la sera di Sant'Ilario alle 20.30, ma al Teatro Due di Parma, con replica domenica 14 gennaio alle 16, tornano due maestri delle scene: Umberto Orsini e Franco Branciaroli, che avevamo visto lo scorso anno in «Pour un oui ou pour un non», ora diretti da Massimo Popolizio ne «I ragazzi irresistibili» di Neil Simon. Completano il cast Flavio Francucci, Chiara Stoppa, Eros Pascale, Emanuela Saccardi. La settimana seguente, venerdì 19 gennaio alle 21, al Teatro Verdi di Busseto, va in scena l'arte di «Caravaggio, di chiaro e di oscuro»: Francesco Niccolini (autore) e Luigi D’Elia (interprete) “sprofondano” nella pittura sublime e abissale di Caravaggio. È il terzo racconto biografico della loro produzione, dopo «André e Dorine» e «Cammelli a Barbiana». Ritroviamo Enzo Vetrano e Stefano RandisiS, che firmano la regia. Un'anticipazione: il mese dopo a Busseto arriverà, «Forte e Chiara», Chiara Francini (22 febbraio ore 21).

Donne e comicità: Maria Pia Timo, da oltre vent'anni comica e cabarettista in tivù, ma anche la Lumaca nel «Pinocchio» di Matteo Garrone (2019), sarà «Una donna di prim'ordine» al Teatro Moruzzi di Noceto: una serata di vero buonumore (sabato 20 gennaio).

Ancora ironia al femminile e in tutte le sfumature, dal comico pieno alla smorfia del sarcastico: non può essere diversamente quando Paola Minaccioni incontra l'irriverente compagnia Carrozzeria Orfeo: vedere per credere, domenica 21 gennaio, ore 21, Teatro al Parco di Parma, «Stupida Show!».

Volto familiare di tante serie tv, da «Don Matteo» a «Call my agent», fine dicitore in rime dantesche, il genovese Maurizio Lastrico porterà il suo show, «Lasciate ogni menata voi che entrate», al Teatro Regio sabato 27 gennaio, ore 21. È un altro genovese a chiudere il sipario di gennaio: la «vis» graffiante di Ugo Dighero - a lungo sodale di Maurizio Crozza nel gruppo comico dei Broncoviz - esplode in un testo esemplare e immortale, «L'avaro» di Molière, a Teatro Due il 30 e 31 gennaio, ore 20.30.

 Teatro Due Il 13 e 14 gennaio diretti da Popolizio 
Branciaroli e Orsini «quasi amici»
Ragazzi irresistibili, di nome e di fatto. A Teatro Due, sabato 13 alle 20.30 e domenica 14 gennaio alle 16, protagonisti della pièce di Neil Simon, troviamo Franco Branciaroli e Umberto Orsini, diretti da Massimo Popolizio.
I personaggi della commedia sono due anziani attori di varietà che hanno lavorato in coppia per tutta la vita creando un duo diventato famoso come «I ragazzi irresistibili». Undici anni dopo essersi separati per insanabili incomprensioni, sono chiamati a riunirsi: una trasmissione televisiva li vuole insieme, per una sola sera. I due vecchi attori, con le loro diverse personalità, cercano di ricucire quello strappo che li ha separati per tanti anni nel tentativo di ridare vita ad un numero comico che li ha resi famosi. Le incomprensioni antiche si ripresentano più radicate e questa difficile alchimia è il pretesto per un gioco di geniale comicità e di profonda melanconia. Osserva l'89enne Umberto Orsini: «In tema di tramonto nello spettacolo abbiamo un’arroganza che mi piace, strappiamo l’autore dal teatro leggero, insinuando nel testo una concessione umana». Gli fa eco Franco Branciaroli, 76 anni: «Neil Simon è un grande autore, il Goldoni del Novecento, e ha avuto il dono di piacere al pubblico. Nel testo ha istillato qualcosa di più di quello che emerge a una prima lettura. Noi credo che faremo emergere la parte più nascosta del testo, che divertirà ma commuoverà anche, trattando della morte, di due uomini vicini alla morte e per di più da due attori anagraficamente nel ruolo».  Info: biglietteria@teatrodue.org.
 

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