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Concerto per i 20 anni del servizio Unitalsi «Arianna»

Alberto Bertoli: «Il mio omaggio in musica a papà Pierangelo»

Un concerto per i 20 anni del servizio Unitalsi «Arianna»

Alberto Bertoli: «Il mio omaggio  in musica a papà Pierangelo»

Alberto Bertoli si esibirà venerdì alle 21 al Teatro al parco. Ingresso, a offerta fino a esaurimento posti.

di Anna Pinazzi

12 Marzo 2024, 15:59

C'è un filo indissolubile che lega l'anima di Alberto a suo padre, il cantautore Pierangelo Bertoli.
Un legame resistente al tempo, alle mode, alimentato dalla filosofia, dalla politica, dalla musica che i due hanno sempre condiviso. Un viaggio umano e musicale che verrà ripercorso venerdì al Teatro al Parco alle 21, durante lo spettacolo tra note e parole che Alberto Bertoli terrà in occasione del 20° anniversario del servizio Arianna, progetto di trasporto per persone con disabilità dell’Unitalsi. Per il «compleanno» di Arianna sono state e saranno tante le iniziative aperte alla città con ingresso a offerta libera: oltre al concerto di Bertoli (con patrocinio del Comune e della Diocesi), i prossimi appuntamenti saranno il 23 marzo al teatro del Convitto Maria Luigia alle 21 con la compagnia Lupus in fabula e venerdì 5 aprile all'auditorium del Carmine alle 21 per ascoltare I musici di Parma.
Intanto, questo venerdì, Alberto Bertoli aspetta il pubblico parmigiano per «uno spettacolo che sarà un insieme di musica, parole e ricordi - rivela Bertoli, intervistato dalla «Gazzetta di Parma» -. Riproporrò alcuni successi di mio padre e poi, intervistato da Marco Caronna, ripercorrerò aneddoti e storie che riguardano sia la mia vita, sia quella di mio padre».
Quasi «due corpi e un'anima sola» Alberto e Pierangelo Bertoli: «Il nostro era e continua ad essere un rapporto molto stretto, basato su tante passioni in comune, quali la musica, l'aspetto politico, il pensiero filosofico - rivela Alberto -. Sicuramente c'è una linea che collega le due persone anche a distanza». Ed ecco quel filo ripercorso tramite le note di «A muso duro», la canzone-successo di Bertoli, che rievoca nella memoria di Alberto l'essenza del padre e, allo stesso tempo, anche la sua: «Quella che sento più nostra - confida il figlio Alberto -. Una descrizione di quello che è stato lui e che sono anche io nella vita, le nostre esperienze artistiche, con questo sguardo che si muove tra le nostre radici e il futuro».
Quel testo scritto nel dna, a riallacciare quel filo che li tiene uniti: «Canterò le mie canzoni per la strada e affronterò la vita a muso duro - dice la canzone -. Un guerriero senza patria e senza spada con un piede nel passato e lo sguardo dritto e aperto nel futuro».

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