Spettacoli
Sulle note del preludio di «Attila» si è aperto, lunedì sera, il filmato introduttivo della serata al Teatro Regio in onore del centoventesimo anniversario della nascita della Corale Verdi.
La città si è stretta, quindi, attorno a questa associazione nata nel 1905 per una vera e propria festa musicale che ha coinvolto tutte le sezioni della Corale oltre a cinque artisti ospitati in questa occasione.
Il titolo della serata, «Corale Verdi & Friends», potrebbe far storcere il naso ai più intransigenti sull’uso della lingua italiana, ma si trattava, in fondo, di una sorta di rimando a una serie di eventi musicali benefici che cercavano di unire la lirica alla cultura più popolare e a una sensibilità sociale, che è anche, in effetti, l’obbiettivo della “festeggiata”. Non è mancata, infatti, anche la narrazione (con la proiezione di alcune foto d’epoca) di una serata storica, presentata da Corrado Abbati, nella quale Luciano Pavarotti si unì ai tenori del coro per accompagnare il padre Fernando che si esibiva come solista.
«Parma – ha dichiarato il sindaco Michele Guerra a inizio serata – ha un’anima corale perché ha la capacità preziosa di stare insieme nelle sfide più grandi». Anche Enrica Valla, presidente della Corale Verdi, è stata felice di fare degli emozionati “onori di casa” davanti a un pubblico tanto grande e affettuoso.
Le prime ad esibirsi sul palcoscenico del Regio sono state le piccole promesse dei cori di Voci Bianche e Giovanile, diretti da Niccolò Paganini e accompagnati al pianoforte da Paola Bandini: i giovani cantori rappresentano la speranza di avere qualcuno che si esibirà per il centocinquantesimo anniversario della corale e hanno presentato al pubblico un programma estremamente vario e articolato spaziando da brani autenticamente operistici (come gli interventi del coro di voci bianche nella pucciniana «Turandot») ad altri più coloristici. Dopo sei brani, però, non è ancora arrivato il momento per loro di lasciare il palcoscenico: si sono infatti uniti al coro degli adulti per affrontare la scena «Dove guardi splendono» dall’Otello verdiano. Da questo momento in poi è Milo Martani che ha accompagnato al pianoforte mentre sul podio è salito Claudio Cirelli, direttore della Corale Verdi. A lui va sicuramente riconosciuto il grande merito di aver ampliato moltissimo il repertorio affrontato dal gruppo, permettendone anche la crescita musicale.
Il programma, prevalentemente verdiano, con una breve incursione nella «Carmen» di Bizet e nel «Maometto II» di Rossini, è stato presentato con brio e “savoir-faire” da Mara Pedrabissi mentre gli ospiti della serata sono stati il basso Riccardo Zanellato, già premiato con il «Verdi d’Oro», il baritono Luca Micheletti, il tenore Carlo Raffaelli, il mezzosoprano Benedetta Mazzetto (in sostituzione dell’indisposta Anna Maria Chiuri), e il soprano Elisa Balbo.
Al pubblico sono stati anche mostrati in video le dimostrazioni di affetto di quattro grandi cantanti che sono passati dalla corale: Michele Pertusi, Enrico Giuseppe Iori, Marco Spotti e Luca Salsi.
© Riproduzione riservata
Contenuto sponsorizzato da BCC Rivarolo Mantovano
Gazzetta di Parma Srl - P.I. 02361510346 - Codice SDI: M5UXCR1
© Gazzetta di Parma - Riproduzione riservata