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Canada, Vettel in pole davanti ad Hamilton

Canada, Vettel in pole davanti ad Hamilton

di Paolo Ciccarone

08 Giugno 2019, 09:39

Terzo l'altro ferrarista Leclerc

Dodici mesi dopo, una soddisfazione. Sebastian Vettel ritrova la pole position e si carica per la corsa canadese. La Ferrari, stavolta, non ha tradito le attese e Hamilton deve accontentarsi di un secondo posto a due decimi dalla Ferrari e per giunta chiede anche scusa al suo team! Mercedes in difficoltà, come previsto, sui rettilinei canadesi e la rossa ne guadagna con Leclerc (sotto investigazione per un taglio di chicane) che conquista una terza posizione e una seconda fila che lascia aperte tutte le possibilità. E' stata una qualifica disastrosa per Bottas, che fra testacoda ed errori nell'ultimo giro non è andato oltre il sesto posto, dietro a Ricciardo, Gasly e poco davanti a Hulkenberg.

"Dopo 17 GP sono in pole, sono davvero felice per il team e per me perché ci voleva, spero che il passo gara sia sufficiente per stare davanti. In gara dovremo cambiare le due mescole di gomme per cui non ho idea, oggi è stata una giornata perfetta e va bene così" questa l'analisi di Vettel, per Leclerc invece problemi con l'assetto: "In Q1 sono rimasto nel traffico, poi ho faticato a trovare l'assetto giusto, in ogni caso congratulazioni a Sebastian per la sua pole".

Le prove hanno subito un ritardo di 15 minuti per rimuovere la Haas di Magnussen che è andata a sbattere in pieno rettilineo alla fine delle Q2, cosa che ha impedito a Giovinazzi di migliorare il suo tempo e così il pilota dell'Alfa partirà in 7 fila col 13 tempo. Peggio ha fatto Raikkonen 17, per cui Antonio potrebbe finalmente lottare per i punti se tutto fila liscio, ma in Canada si è parlato anche di altro. Il futuro della F1:  una incognita fatta di litigi. Dopo l'ultima riunione, sabato mattina prima delle prove libere, i team manager si sono riuniti con i responsabili della FIA e di Liberty Media in relazione al nuovo regolamento tecnico che deve essere presentato entro il 14 per poter essere ratificato il 30 giugno ed entrare in vigore nel 2021. Ovvero, ci sono pochi giorni per deliberare il futuro della categoria mentre da più parti si levano voci contrarie. Nessuno si espone in prima persona, fanno trapelare qualcosa, ma alla fine i problemi sono due: divisione dei premi e budget cap, ovvero riduzione delle spese e la questione tecnica.

La FIA vuole una F.1 più semplice di quella attuale, con meno peso aerodinamico e meno costi: "La gente vuol vedere le lotte, i sorpassi, non esaltarsi per una aletta o un deviatore di flusso" dicono alla federazione. Vero, però è anche assodato che le scelte stanno creando malumori: "Il 70 per cento è d'accordo con quanto proposto, il restante sta discutendo su particolari che col grosso delle norme non ha molto che spartire" ribadisce la nostra fonte. E quindi il problema costi: avere più parti standard serve a ridurre le spese, quindi cerchioni, centraline, alettoni, pompe benzina e via in questa direzione. Ma la politica è una cosa e la gara altra: partenza alle 20,10 ora italiana.

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