Filippo Tortu, correndo in 10'' 07, si è piazzato al settimo posto nella finale dei 100 metri dei Mondiali di Doha 2019, vinta dall’americano Christian Coleman in 9'' 76. Argento all’altro americano Juston Gatlin e bronzo al canadese André De Grasse.
Parla l'atleta italiano
«Ho cercato di godermela il più possibile, perché non so quante volte mi ricapiterà. Ho cercato di rimanere decontratto e venire fuori sul lanciato. Ho poche cose in testa, appena ho tagliato il traguardo ho voluto andare a salutare la mia famiglia, che era tutta qui a vedermi, e il mio staff». Così Filippo Tortu, intervistato da RaiSport, commenta la sua performance nella finale mondiale dei 100 a Doha, in cui si è piazzato settimo.
"Ero diciassettesimo nelle classifiche mondiali"
«Sono arrivato qui che ero il 17/o nelle liste mondiali - dice ancora lo sprint azzurro - e oggi sono riuscito ad arrivare in finale e ho fatto il mio miglior tempo dell’anno, che sottolinea l’ottimo lavoro fatto con il mio staff. Senza gli infortuni sarei andato più veloce, ma non cerco scuse e sono contento: è stata una bellissima gara, il vincitore ha fatto un tempo straordinario e sono felice di averne fatto parte e di aver rappresentato l’Italia in mezzo a tutti questi americani. Ho cercato di dare il massimo, non è stata una stagione facile ma si è conclusa nel migliore dei modi».
Il momento più bello
Qual è stato il momento più bello? «Oggi ho capito che era l'ora, il minuto, che contava - risponde Tortu -. La cosa che più mi soddisfa, oltre al mio record stagionale in finale, è che in semifinale c'erano quasi tutti gli atleti che mi avevano battuto durante l’anno: mi ripetevo nella testa che nel momento che contava li avrei battuti, così è stato ed è questa la soddisfazione più bella di questo Mondiale. Che non è finito, perché ora c'è la staffetta».
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