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Serie A, stipendi, agenti e partner: la Procura della Figc dice che "la Juve non fu leale". E ora rischia nuove penalizzazioni

SerieA: stipendi, agenti e partner: la Procura della Figc "La Juve non  fu leale". E ora rischia nuove penalizzazioni

Andrea Agnelli rischia nuove multe

12 Aprile 2023, 19:33

La Juve corre in campionato e ci prova anche in Europa, ma sul fronte delle indagini della giustizia sportiva si addensano nuove nubi. Il -15 attuale in classifica è sanzione legata alla vicenda plusvalenze e su questo si esprimerà il 19 aprile il Collegio di garanzia, ma per la Procura della Federcalcio la società bianconera «non fu leale» anche per altri tre motivi: ovvero la cosiddetta manovra stipendi, sugli agenti e sulle partnership. Il procuratore della Federcalcio, Giuseppe Chinè, ha infatti notificato la chiusura delle indagini su questi tre capitoli, contestando la violazione del principio di lealtà (articolo 4.1). Ora la Juve, che ha già fatto sapere di «ritenere di aver operato nel pieno rispetto della lealtà sportiva», ha due settimane di tempo per le sue controdeduzioni, prima che scatti il deferimento.

Le accuse, in sostanza, sono quelle di aver ridotto solo formalmente gli stipendi dei calciatori nella stagione Covid, spalmando sull'anno successivo il recupero di quanto perso con scritture private; di aver stretto accordi riservati e non dichiarati con sei club per la compravendita di giocatori; di aver pagato agenti senza il corrispettivo di operazioni di mercato. Il rischio è quello di nuove penalizzazioni: i dirigenti, codice sportivo alla mano, se viene riconosciuta la mancata lealtà possono essere sanzionati con ammende o squalifiche, ma le società sono responsabili per l’operato dei loro dirigenti: e in questo caso le pene vanno dalla semplice multa all’esclusione dai campionati, passando per penalizzazioni.

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