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Cinquant'anni fa prima, storica vittoria dell'Italia sugli Usa

Varriale: «Al settimo inning feci il mio fuoricampo più lungo»

Cinquant'anni fa prima, storica vittoria dell'Italia sugli Usa

di Gian Luca Zurlini

03 Settembre 2023, 15:57

Il 5 settembre del 1973, 50 anni fa, in uno stadio Europeo gremito da oltre diecimila spettatori, si scrisse una pagina storica del baseball italiano.

La nazionale italiana, infatti, sconfisse per la prima volta con un tiratissimo 6-5 quella statunitense. E a 50 di distanza, con qualche giorno di anticipo, gli «eroi» di quella giornata si ritroveranno questa mattina in Municipio nella sala del consiglio comunale per una cerimonia di premiazione degli «eroi» di qiella partita, ancora in gran parte viventi, promossa dall'associazione culturale «Il bar del baseball» guidata da Gianluca Marcoccio e da «Figurine forever» con il Comune che sarà rappresentato dall'assessore allo Sport Marco Bosi.

Il fuoricampo di Luciani

Da Bologna è annunciato l'arrivo di «Vic» Luciani, che al decimo inning, da primo battitore dopo che i 9 regolari erano finiti sul 5-5, realizzò un «solo homer» che portò alla prima, leggendaria vittoria sulla nazionale a stelle e strisce.

Varriale e l'emozione

In quella nazionale vincente quella sera sono scesi in campo 4 giocatori dell'allora Bernazzoli: Giorgio Castelli, Claudio Cattani, Gigi Ugolotti e Sal Varriale, arrivato l'anno prima proprio dagli States e emozionatissimo dal fatto di giocare contro la «sua» nazionale. «Ricordo che la sera prima mi sono trovato con gli altri tre oriundi di quella nazionale e ci siamo detti che dovevamo far vedere che avremmo meritato di giocare negli Usa facendo vincere l'Italia». Quasi una profezia, quella di Sal e dei suoi compagni: «Ricordo che entrammo in campo incitati da un pubblico straripante che veniva da ogni parte d'Italia che ci dette una carica incredibile. Io, dopo uno strike-out iniziale e una valida con successivo arrivo a punto nel terzo inning, al settimo sono andato in battuta con l'Italia in svantaggio per 4 a 3. C'erano due out e Castelli in prima base. Sul primo lancio il pitcher americano aveva lanciato un ball che aveva toccato terra e si era arrabbiato. Allora mi sono detto che dovevo provare il tutto per tutto sul secondo lancio perché avrebbe cercato uno strike. E così ho fatto: ho girato la maza e ho colpito così forte la pallina che è andata oltre il campo lunghissima, addirittura infilandosi fra gli alberi all'esterno sinistro: entrarono due punti e il sorpasso. Poi all'ottavo un altro fuoricampo di Eddy Ford ha portato al pareggio gli Usa e io al nono sono stato eliminato al piatto perché volevo replicare il gran colpo di prima. Ma poi ci ha pensato Vic a sistemare tutto e a rendere quella sera indimenticabile».

Il manager Arce

A guidare quella squadra era il manager americano Bill Arce. «Era un grande tecnico e un bravo psicologo. Due anni prima guidava l'Olanda che ci aveva battuto all'Europeo e due mesi prima eravamo ancora stati sconfitti da loro, sempre all'Europeo. Lui ci ha caricato nel modo giusto e quella vittoria ha anche il suo marchio». Un trionfo che oggi sarà rievocato dopo mezzo secolo alla presenza degli «eroi dell'Europeo».

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