ex presidente Federazione
Si è spento nella notte all’età di 89 anni (ne avrebbe compiuti 90 il prossimo 19 aprile) lo storico dirigente parmigiano Giancarlo Dondi, dal 1996 al 2012 presidente della Federazione Italiana Rugby in cui ricopriva tuttora il ruolo di presidente onorario. Dopo aver giocato per la Rugby Parma e le Fiamme Oro Padova, inizió una lunga carriera dietro la scrivania e contribuì, a partire dal 2000, all’ingresso dell’Italia nel Torneo del 6 Nazioni.
«Giancarlo è stato una figura straordinaria, un maestro per tutti noi ed uno dei più grandi dirigenti nella storia dello sport italiano. Ha cambiato per sempre il modello del rugby nel nostro Paese, offrendo e applicando una visione all’avanguardia. Gli saremo per sempre riconoscenti e debitori per il contributo impareggiabile che ha dato alla federazione, guidandola con un amore e una passione senza pari nel terzo millennio e in territori che nessuno prima di lui aveva esplorato». Così Andrea Duodo, presidente della Federazione italiana rugby piange la morte di Giancarlo Dondi. In memoria del presidente onorario, la Fir ha disposto un minuto di silenzio su tutti i campi d’Italia nel fine settimana e richiesto di avviare immediatamente le procedure per l'intitolazione della «Cittadella del Rugby» di Parma al dirigente che ha guidato il mondo della palla ovale italiana per sedici anni. Dondi è stato giocatore per la Rugby Parma prima e per le Fiamme Oro Padova poi, dove vinse uno tricolore nella stagione 1957-58, chiudendo infine la carriera nella città ducale. Ha legato a doppio filo la propria vita con quella del rugby italiano e della Fir rivestendo il ruolo di vicepresidente e team manager della nazionale nella prima metà degli anni '90, guidando la federazione per quattro mandati. Il suo contributo è stato decisivo per consentire agli azzurri di entrare nel torneo Sei nazioni. È stato il primo e ad oggi unico membro italiano per due mandati del comitato esecutivo di World Rugby, la Federazione internazionale.
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