Mondiali nuoto paralimpico
Contro ogni pronostico, fuori da ogni previsione, forse anche da ogni logica: Giulia Ghiretti stupisce tutti e vince un bronzo, impensabile alla vigilia, nei 200 misti Sm5 ai Mondiali di Singapore. Mette in un angolo esperti, tecnici, commentatori, sfoderando una delle sue più belle prestazioni in carriera, per l’evidente capacità di andare oltre i propri limiti. Unica a crederci, in mezzo a tanto scetticismo. Nella gara più faticosa, con quattro vasche e altrettanti stili, la campionessa di Parma firma un’impresa clamorosa, toccando terza (3’45”33) nella specialità in cui, tempi di qualificazione alla mano, il podio sembrava lontano anni luce. Così ha battuto avversarie e dubbiosi.
Già dalle batterie della mattina, i primi indizi di un’impresa di un’atleta che ha tirato fuori risorse insospettabili, per concludere la sua ennesima avventura iridata con un’altra medaglia, dopo l’argento di domenica nei 100 rana Sb4. Per la cronaca: la trentesima ottenuta in una straordinaria carriera, tra Europei, Mondiali e Paralimpiadi. Trenta, come il voto che le darebbe qualunque professore universitario, con tanto di lode, per aver stupito tutti ed essere riuscita, in un certo senso, a vendicare la gara d’esordio. La conquista della finale, infatti, è passata da batterie chiuse con il quarto tempo (3’50”90), a un soffio dalla brasiliana Oliveira Dos Santos (3’49”16). Sì, proprio lei: la fenomenale ragazza di diciassette anni che domenica aveva conquistato l’oro, sfilandolo dal collo di Giulia. L’atleta azzurra, però, aveva probabilmente già messo nel mirino la rivincita, che si è concretizzata ieri in una stupenda finale che l’ha vista costantemente nelle prime posizioni di una gara dominata e vinta dalla cinese He (3’19”66), platealmente di un’altra categoria, davanti all’italiana Boggioni 3’55”99. Dietro, l’appassionante testa a testa tra Ghiretti e Oliveira Dos Santos per l’ultimo gradino del podio, con un’ultima vasca affiancate, al cardiopalma, che ha visto prevalere di un amen (3’46”74 il tempo della brasiliana) la nostra campionessa infinita, per l’ennesima volta capace di stupire il mondo.
«Bello, bello, bello – sono le prime parole a caldo di Giulia -. Questa medaglia mi dà una soddisfazione enorme, perché non era per nulla scontata. Anzi, ci credevano in pochi – aggiunge -. Durante la batteria, però, ho sentito ottime sensazioni e ho capito che avrei dovuto fare la gara su Alessandra (l’atleta brasiliana, ndr), cercando di staccarla nelle prime due vasche, per non farmi riprendere. Avrei potuto scoppiare, ma per fortuna ho retto fino al tocco finale, per quella che è una gioia veramente grande». Incredibile la longevità della campionessa parmigiana: al suo settimo mondiale consecutivo, dodici anni dopo il primo, torna a casa con due medaglie al collo. Superlativa.
red. sport
© Riproduzione riservata
Contenuto sponsorizzato da Bodytech Parma
Gazzetta di Parma Srl - P.I. 02361510346 - Codice SDI: M5UXCR1
© Gazzetta di Parma - Riproduzione riservata