Libri di sport
Ci sono vite che, anche dentro lo sport professionistico, restano prima di tutto storie di persone. Quella di Michele Scarponi è una di queste: un corridore capace di grandi risultati – dal Giro d’Italia ai successi da gregario di lusso – ma soprattutto un uomo che ha lasciato un segno profondo nel cuore di chi lo ha conosciuto.
È questo il filo che guida «Michele Scarponi, profondo come una salita», il libro scritto dalla giornalista Alessandra Giardini, una delle penne più profonde del ciclismo, che in 190 pagine ricompone la figura del ciclista marchigiano (investito e ucciso nel 2017) con delicatezza e autenticità. Il libro ripercorre l’avventura di Scarponi dagli inizi a Filottrano ai traguardi più prestigiosi, passando attraverso quella profezia d’infanzia – «Un giorno vincerò il Giro» – che si avverò solo a metà, quando la squalifica di Contador gli assegnò formalmente l’edizione 2011. Michele non cavalcò mai quella vittoria: continuò a sentirsi secondo, perché per lui il valore dello sport stava nella fatica condivisa, non nei riconoscimenti postumi. Una posizione che restituisce meglio di ogni foto la sua naturalezza. Giardini racconta tutto questo con un tono lieve, evitando la retorica. Perché Scarponi era molto più del suo sorriso scanzonato: era un atleta intelligente, capace di leggere le corse e i compagni, di essere leader senza imporsi.
Le fotografie presenti nel volume non fanno da semplice corredo, ma aprono finestre su momenti di squadra, famiglia, quotidianità: scorci che mostrano l’uomo oltre il professionista. L’autrice sceglie consapevolmente di non indugiare sulla tragedia, sfiorandola appena. Il centro del libro è ciò che Michele ha costruito: il suo modo di stare nel ciclismo, il rapporto con la famiglia, la capacità di tenere insieme leggerezza e profondità. È questa prospettiva a rendere il volume un vero “diario del cuore”.
C’è anche spazio per un aneddoto che riguarda Adriano Malori: dopo la terribile caduta in Argentina, Scarponi – che era alla stessa corsa, ma con l’Astana - si fece prestare una tuta della Movistar, la squadra del traversetolese, per andarlo a trovare in ospedale. Un valore aggiunto importante riguarda il fine di questo volume: i fondi raccolti sosterranno il Progetto Scuola “La strada è di tutti, a partire dal più fragile” della Fondazione Michele Scarponi, iniziativa che porta in tutta Italia programmi di educazione alla sicurezza stradale e alla mobilità sostenibile. È anche per questo che il libro ha un costo di 50 euro: una scelta deliberata, che trasforma ogni copia acquistata in un contributo concreto a una causa civile.
Il volume è disponibile sul sito fondazionemichelescarponi.com. Profondo come una salita non cerca di mitizzare Scarponi: lo restituisce nella sua verità, con le sue qualità e la sua umanità limpida. E nel farlo permette a chi legge di ritrovare, almeno per un momento, quella forza gentile che lui portava nelle corse e nella vita.
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