Finanziamenti pubblici
È un'estate calda che fa però prevedere un inverno di ghiaccio. Così la situazione dei teatri, a vedere l'intrecciarsi di dichiarazioni politiche delle ultime ore, nella preoccupazione di tagli ai contributi ministeriali ai danni dei territori guidati dal centro-sinistra.
I primi a intervenire sono il presidente della Regione, Michele de Pascale, e l’assessora regionale alla Cultura, Gessica Allegni, dopo i decreti contenenti le valutazioni ministeriali su teatro e festival che hanno ridotto i punteggi per la «qualità artistica» a numerose realtà. «I teatri e i festival sono un presidio di libertà e di cultura per le cittadine e per i cittadini, luoghi che andrebbero sostenuti e rafforzati. Oggi sono messi a rischio dalle nuove valutazioni sulla qualità artistica stilate dal ministero della Cultura» dicono de Pascale e Allegni, denunciando «un’immotivata volontà penalizzante nei confronti di molte realtà dell'Emilia-Romagna che chiediamo sia rivista».
Tra gli esempi citati lo storico festival di Santarcangelo, «a cui è stato dimezzato il punteggio di qualità artistica che contribuisce a determinare le risorse nazionali». Il punto è questo: quello reso noto è il punteggio per la «qualità artistica», poi seguirà quello per la «qualità indicizzata» e da lì verrà resa nota l'entità del contributo pubblico, che una volta si chiamava Fus. Insomma il timore è per possibili tagli, come già evidenziato nel recente caso Teatro della Toscana/Massini. «L'insieme di questi risultati porta a pensare- concludono de Pascale e Allegni- che non sia del tutto casuale questo trattamento riservato all’Emilia-Romagna».
Questa la situazione che emerge per festival e teatri dell’Emilia-Romagna. «Si registrano sensibili abbassamenti di punteggi di alcune tra le più importanti realtà - spiega la nota - Per esempio Ater Fondazione ha un punteggio inferiore di 5,3 sul 2024, Emilia Romagna Teatro Fondazione (Ert) si è vista ridurre la valutazione di 4 punti rispetto all’anno scorso, così come Teatro Due Parma (-4), il Centro di Produzione Ravenna Teatro -6,5 e la Fondazione delle Arti Solares -8». Delle realtà citate due sono di Parma (Teatro Due e Solares) mentre Ater è regionale ma gestisce le stagioni del Magnani di Fidenza e del Verdi di Busseto. Tra i festival di teatro, “declassati” c'è MicroMacro, sempre di Parma.
Tant'è che anche il sindaco Michele Guerra (delegato nazionale Anci cultura) interviene sul tema su cui già aveva già espresso preoccupazioni in occasione del «caso» Massini. «Il taglio ai punteggi dei teatri operato dal Ministero della Cultura non può che preoccuparci - scrive in una nota - Da una parte perché va a colpire istituzioni culturali che da anni portano nelle nostre città e nei nostri territori programmi di alta qualità, dall’altra perché tutto avviene in un clima di forte tensione e difficoltà, testimoniato dal fatto che i commissari espressione delle Regioni, delle Province e di Anci si siano dimessi in forte polemica. La cultura è un motore di sviluppo fondamentale per tutti i territori e va tutelata, non colpita così all’improvviso. Su tali questioni il dibattito deve essere serio e immediato, ne va di molto più di ciò che si possa pensare e auspico che anche i rappresentanti del centrodestra di Parma possano fare la loro parte».
Commentano anche i diretti interessati. Per Paola Donati (Teatro Due) «Le diminuzioni dei punteggi a soggetti che, nella maggior parte dei casi, hanno sede nelle regioni amministrate dal centro-sinistra, e, contestualmente, l’aumento di punteggi a soggetti afferenti ad aree governate dal centro-destra, non disegnano nessuna visione di funzione pubblica del teatro. Si tratta di un appiattimento numerico, incurante delle progettualità. La Regione Emilia-Romagna può ancora vantare un sistema teatrale diversificato e di riferimento per il resto del panorama nazionale e internazionale; colpirla ideologicamente significa provocare un danno a migliaia di lavoratrici e lavoratori oltre che diminuire e svilire la proposta artistica e culturale continuativa, a cui cittadine e cittadini hanno diritto di partecipare».
Dice Andrea Gambetta (Fondazione delle Arti Solares): «Siamo rimasti stupiti e sinceramente amareggiati dall’esito della valutazione relativa alla qualità artistica. Pur nel massimo rispetto del lavoro della Commissione, non possiamo nascondere il disorientamento di fronte a un punteggio così basso, soprattutto a fronte di un progetto che rappresenta per noi una svolta importante e una sfida consapevole. Attendiamo ora l’uscita dei punteggi complessivi e la quantificazione del contributo per poter valutare con lucidità, assieme agli artisti coinvolti e a tutta la Fondazione, i prossimi passi da compiere, con la volontà di non arretrare».
m.p.
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