Il caso
Una foto di Tarsogno
"La FLC CGIL territoriale e la CGIL zona Valtaro Valceno - scrivono le organizzazioni sindacali in un comunicato - apprendono con molta preoccupazione la decisione dell’Ufficio Regionale di disporre la chiusura del plesso della scuola secondaria di primo grado di Tarsogno".
"Il rischio - continua la nota - è la chiusura di un insostituibile presidio culturale del territorio, che per decenni ha garantito il diritto sociale e costituzionale all’istruzione, formazione ed educazione per gli studenti, e quindi per i futuri cittadini delle comunità montane circostanti Tarsogno. La chiusura coinvolgerebbe infatti non solo lo stesso Comune, ma avrebbe a cascata effetti problematici per tutte le famiglie che ricadono nel circondario di 80 km del comune di Tornolo, comprendendo altresì i paesi di Casale e di Tarsogno. In questo modo, si abbatterebbe una scure sui diritti e le speranze di tanti bambini e delle relative famiglie che si vedrebbero di colpo negato il diritto a frequentare la scuola nel proprio territorio di riferimento, animando e mantenendo vivo un contesto di comunità cittadine che rischia altrimenti di essere consegnato alla povertà sociale e culturale".
"Non possono bastare - afferma il comunicato - le motivazioni addotte a giustificare la chiusura della scuola, ovvero i costi elevati e la non sostenibilità del plesso. Tale scelta condanna ancora una volta le comunità montane che avrebbero invece diritto ad una maggiore attenzione sociale ed a maggiori investimenti della politica rispetto alla programmazione economica prevista dalle istanze preposte, e che svolgono anche attraverso il presidio del servizio scolastico un ruolo di garanzia della fruizione concreta (e non solo formale) di diritti costituzionali per i cittadini, quale il diritto alla formazione, all’educazione ed all’istruzione scolastica".
"Impoverire un territorio - argomenta il comunicato - con la chiusura di una scuola, nel contesto delle comunità montane equivale a produrre in prospettiva una frana i cui effetti sociali e culturali sono evidenti nell’immediato, e rischiano di essere ancora più negativi ed imprevedibili nel futuro".
"Auspichiamo - è il commento di Salvatore Barbera, segretario generale FLC CGIL Parma, e Paolo Spagnoli, segretario CGIL zona Valtaro Valceno - una rivalutazione della decisione assunta dall’Ufficio scolastico regionale, chiedendo una deroga immediata e certa per garantire anche il prossimo anno scolastico l’apertura della scuola di Tarsogno, per assicurare a tutte le famiglie e ai loro bambini un servizio che è anche un diritto si auspica esigibile in un luogo posto nel territorio di residenza".
"La FLC e la CGIL di zona - conclude la nota - saranno accanto a queste famiglie ed a tutte le comunità montane coinvolte affinché anche attraverso la Scuola, come per tanti altri servizi sia pubblici che privati, sia mantenuta viva la fiducia e la speranza delle comunità per un futuro che garantisca il diritto di progettare, di accrescere e di vivere nel proprio territorio".
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vicolo Giandemaria
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