di SIMONE DEL LATTE
Da Milngavie fino a Fort William. Una «passeggiata» di sola andata lunga circa 154 km. O 96 miglia se preferite. Già perché è questa l’unità di misura da tenere sott’occhio nel caso si voglia percorrere quel suggestivo itinerario chiamato «West Highland Way». Otto tappe lo scandiscono. Paesaggi mozzafiato lo costeggiano.
Siamo in Scozia, come intuibile. Ma non nell’elegante Edimburgo o nella dinamica Glasgow. Né tanto meno nelle selvagge Highlands dell’estremo nord-ovest. Ci troviamo piuttosto alle porte dei famosi altopiani scozzesi, là dove le ultime tracce di civiltà si spingono prima di cedere alla natura incontaminata dell’isola.
SENTIERI E OSTELLI
È questa infatti la principale caratteristica della West Highland Way: l’essere un percorso di «hiking», ovvero di camminata nella natura, a suo modo anche impegnativo, benché ben battuto, relativamente trafficato e soprattutto provvisto di tutte quelle strutture e servizi di cui un avventuriero amatoriale può aver bisogno. Parliamo di ostelli, campeggi attrezzati di docce calde, lavatrici e asciugatrici, paesini forniti di supermercati, sportelli bancomat, farmacie, negozi di abbigliamento e quant’altro.
Di qui anche la connotazione turistica del percorso. Contenuta, ma comunque presente. Se siete alla ricerca della nuda landa desolata siete nel posto sbagliato insomma. Nessuno sconforto però, giacché tutte queste «facilities» si trovano esclusivamente nei punti arrivo serali, sparendo dal sentiero madre e lasciando il viaggiatore libero di potersi immergere di giorno nel silenzio delle sterminate brughiere, dei boschi di conifere e dei dolci pendii del percorso.
QUEI VENTI CHILOMETRI
Concepito in otto tappe ben precise, l’itinerario distribuisce i suoi 154 km in poco più di 19 giornalieri. I più allenati potranno anche saltare qualche fermata, ma attenzione a non sottovalutare le distanze poiché, col peso dello zaino sulla schiena e il tempo di scattare qualche foto, di scollinare un monte, di riposarsi all’occorrenza e di fermarsi per fare pausa pranzo, quei 20 km scarsi impegnano il visitatore medio per una durata di circa 6/7 ore di cammino.
Nonostante sia possibile percorrere la West Highland Way in entrambe le direzioni, il tragitto prende convenzionalmente avvio a Milngavie, a circa 12 km a nord di Glasgow.
Raggiunto il paesino, basterà seguire le indicazioni per Drymen, quindi per Rowardennan e ancora per Inverarnan. Sono i punti di arrivo delle prime tre sezioni del percorso che, sormontando Conic Hill e costeggiando il lago di Loch Lomond, ci introdurranno verso la seconda metà della route, dal carattere decisamente più selvaggio.
A SPASSO TRA I FIORDI
Ecco infatti sparire i sentieri boschivi e le strade rurali della prima parte e presentarsi i verdi declivi e i fiordi nebbiosi che tutti immaginano quando si pensa alla Scozia profonda. È il paesaggio inconfondibile delle Highlands, un quadro dolce e aspro assolutamente da incorniciare.
La tentazione di piantare la tenda nel bel mezzo di queste vallate è forte, ma resta comunque il consiglio di farlo in prossimità di Tyndrum, Inveroran, Kingshouse e Kinlochleven, le ultime tappe prima dell’arrivo finale a Fort William.
Avere a portata di mano luce e acqua corrente è già un privilegio notevole, ma non è una questione di pura comodità. Si tratta piuttosto del trovarsi a tu per tu con altri esausti viaggiatori, di prendersela insieme a loro contro le famigerate «midges» (le odiosissime zanzare delle Highlands), di condividere un pasto caldo e di bersi una birra o un whiskey in compagnia al pub. Scoprirete che, più la fatica o gli acciacchi del cammino, è questo alla fine ciò che resta del viaggio.
DA SAPERE
IL VOLO DIRETTO DA VENEZIA
Tra gli aeroporti del nord Italia, solo quello di Venezia è collegato direttamente con Glasgow. La compagnia che opera in questo caso è Easyjet. Fermatevi una notte nella città scozzese e prendete il giorno dopo uno dei primi autobus o treni per Milngavie, il punto d’inizio della West Highland Way. Dalla stazione centrale esistono diverse soluzioni fin dalla prima mattina.
La maggior parte dei viaggiatori sceglie di affrontare il tragitto dormendo in tenda, ma alcuni preferiscono farlo nei vari ostelli presenti nelle otto tappe del tragitto. In quest’ultimo caso conviene prenotare il soggiorno in anticipo perché i posti letto sono limitati.
Va detto però che il campeggio libero è praticabile solamente nella seconda parte del percorso. Nella prima, così come lungo tutto l’itinerario, esistono comunque diverse aree attrezzate dove poter montare la tenda ad un costo di circa 6/7 sterline a notte. Consultate il sito ufficiale della West Highland Way (www.westhighlandway.org/) prima di partire e studiate in anticipo i punti dove fermarvi a dormire in base ai servizi offerti dalle varie località. Tenete presente che non tutte dispongono di supermercati dove poter far rifornimento di cibo, per cui il tragitto va calcolato anche in base a questo.
COSA PORTARE IN VIAGGIO
Salite in aereo col minimo indispensabile in termini di provviste, attrezzatura e abbigliamento per evitare di appesantirvi troppo in vista del cammino. L’ideale, se si viaggia in tenda, è uno zaino da 90 l, dal peso di circa 16/17 kg. Anche un paio solo di scarpe è sufficiente, purché siano comode, solide, ma non troppo pesanti (i sentieri sono ben battuti)
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