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La primavera dell'arte. A Firenze per vivere da vicino alcuni capolavori unici

Prima che le folle dell'estate la travolgano un viaggio nella bellezza

firenze

di Luca Pelagatti

09 Marzo 2022, 15:05

E'uno dei simboli del Rinascimento e una delle opere più celebri di quello scrigno di meraviglie che è il museo degli Uffizi.
Ovviamente stiamo parlando della Primavera di Botticelli: ed è partendo da questo capolavoro che progettiamo il prossimo viaggio. Appunto a Firenze (www.feelflorence.it) e appunto quando la primavera comincia a farsi intravvedere. D'altra parte la stagione è quella giusta: le grandi masse dei turisti che sciamano d'estate ancora non sono arrivate, il clima permette di passeggiare senza fatica e l'aria ancora fresca accende la voglia di assaggiare i piatti della tradizione. E un bicchiere di vino rosso. In più, oltre agli Uffizi, da questo periodo in poi esistono delle esperienze meno note che possono rendere la visita di Firenze ancora più unica e straordinaria.
La prima chicca ci porta Oltrarno, nella chiesa di Santa Maria del Carmine, celebre per essere collegata al convento dell'Ordine della Beata Vergine del Monte Carmelo ma soprattutto perché al suo interno si trova la famosa Cappella Brancacci. E usando uno slogan si potrebbe dire che questa è il Pantheon della pittura rinascimentale.
Un luogo speciale che ora si può scoprire da vicino: grazie alla presenza dei ponteggi installati per l’attività di restauro, sarà possibile per i visitatori ammirare da vicino i preziosi affreschi di Masaccio, Masolino e Lippi. I visitatori potranno scegliere se accedere direttamente al cantiere per ammirare gli affreschi o approfittare delle visite guidate proposte prima di salire sui ponteggi. Con la visita si potrà conoscere la storia del convento carmelitano e il contesto storico e artistico in cui sono stati realizzati gli affreschi della Cappella anche grazie a una serie di apparati multimediali: la narrazione, affiancata da supporti visivi, permetterà così di apprezzare la storia del complesso e di conoscere meglio cosa significhi quello straordinario ciclo di affreschi. I visitatori saranno poi accompagnati all'ingresso della Cappella per salire in autonomia sui ponteggi (per motivi di sicurezza non è possibile effettuare visite guidate e spiegazioni sui ponteggi) dove potranno osservare gli affreschi da vicino. Con lo stesso punto di vista che ebbero Masolino e Masaccio nel 1400.

Ma non è finita: questa primavera fiorentina regala un'altra, nuova possibilità: questa volta all'interno della Galleria dell’Accademia. Dopo molti mesi di chiusura, durante i quali è stato realizzato un nuovo impianto di climatizzazione e illuminazione, il museo è finalmente visitabile: con le sale dedicate alla pittura del Duecento e del Trecento e la Sala del Colosso completamente rinnovate. E con in più opere che tornano a casa dopo essere andate in giro per il mondo a raccontare la Grande bellezza del Rinascimento italiano.


Proprio in queste ore stanno rientrando due dipinti di Botticelli che erano stati mandati in tour: si tratta della Madonna col Bambino Giovanni Battista e due angeli, un’opera giovanile del pittore prestata al Tiroler Landesmuseum Ferdinandeum di Innsbruck per la mostra dedicata alle Madonne di Botticelli e la Pala del Trebbio, esposta nella grande mostra dedicata dal Museo Jacquemart-André di Parigi alla bottega del Botticelli. Ora, questi capolavori tornano a casa ma ogni prestito deve essere ricambiato: ed ecco allora che sempre in questi giorni nella Galleria il busto di Michelangelo, appartenente alla collezione del museo parigino per la mostra che raccoglierà, per la prima volta, le nove effigi in bronzo attribuite a Daniele da Volterra che ritraggono Michelangelo Buonarroti.
A questo punto, dopo una doverosa pausa in una delle tante trattorie fiorentine (www.visittuscany.com), potremo andare a rendere omaggio alla divina di cui abbiamo parlato all'inizio: la Primavera. Lei, bellissima e misteriosa, ci aspetta nella sala degli Uffizi: il soggetto è mitologico, l'interpretazione ancora dubbia. Ma una cosa è sicura: è bellissima. Come la Firenze che le sta intorno. Che ogni volta, vezzosa, si svela un po' di più. Ma senza concedersi mai fino in fondo.

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