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Viaggi

La dolce Muscat, scoprire l'Oman

L'inverno è il momento migliore per scoprire la capitale dell'Oman

La dolce Muscat

di Luca Pelagatti

23 Novembre 2023, 13:53

Esiste un posto dove in pieno inverno ci sono 28 gradi, dove le auto devono essere pulite per legge, dove la criminalità, praticamente, non esiste. E dove, a poca distanza l'uno dall'altro, convivono due mari: uno è azzurro e uno ocra, uno d'acqua e l'altro di sabbia. Questo posto strano ma facile da raggiungere si chiama Oman ed è forse oggi una delle destinazioni più interessanti del vicino Oriente. D'accordo: tutti oggi conoscono e vorrebbero andare a Dubai o Abu Dhabi ma quello non è più Medio Oriente quanto, piuttosto, un Occidente artefatto nella forma più estrema fatta di grattacieli, lusso, negozi ed eccessi. Mentre l'Oman regala ancora oggi la possibilità di scoprire quella che è l'anima di questa parte di mondo.
Che ci sia una straordinaria differenza con la frenesia un po' sguaiata degli emirati lo si capisce non appena si arriva nella capitale, Muscat. Se pensate di trovarvi davanti i monoliti di vetro e acciaio come il Burj Khalifa, il garttacielo da 800 metri di Dubai resterete delusi. Qui, è ovvio, ci sono tantissimi edifici moderni ma i palazzi, è una regola, non possono superare l’altezza del minareto delle moschee. E sempre per legge devono mantenere un elemento tradizionale, che sia una cupola o una porta intarsiata come si usava un tempo.

Se ci aggiungete che la parte più fascinosa è la città vecchia con il suo porto dominata alle estremità dai forti di Al Jalali e Al Mirani costruiti dai portoghesi nel XVI secolo capirete che è il caso di lasciar perdere il luogo comune. E camminando lasciarvi prendere dall'anima del luogo. Per farlo iniziate ricordando che questo è stato per secoli un porto fondamentale lungo la rotte delle spezie dell'Estremo Oriente alla penisola arabica. E poi verso nord. Da quei tempi tutto è ovviamente cambiato ma Muscat ha mantenuto un'estetica araba classica mentre i dhow, le barche in legno, continuano a navigare nelle acque costiere. Queste imbarcazioni portavano ricchezze al suq di Mutrah che, ancora oggi, resta un luogo da visitare subito. Anche se non è più «Al Dhalam», ovvero il luogo buio come era chiamato quando le sue stradine erano coperte dalle foglie di palma. Resta tuttavia un labirinto di vicoli le botteghe ingombre di pashmine, profumi, oli e tessuti. Il suk dell'oro è sul lato destro mentre sul retro ecco i venditori di incenso che arrivano dalla regione del Dhofar e oltre i mercanti di spezie. Ricordate: i profumi fanno girare la testa ma voi trattate sempre sul prezzo: qui funziona così.
Poi uscite dal labirinto e dirigetevi verso la Grande Moschea del Sultano Qaboos. E' una icona: e non è un modo di dire. Di giorno risplende alla luce del sole, di notte è splendidamente illuminata e tutto è grande: c'è un lampadario di cristallo da 10 tonnellate, a terra si trova il secondo tappeto più grande al mondo (c'hanno lavorato 600 donne iraniane per quattro anni) e tutti gli spazi, giardini, la sala di preghiera e biblioteca – che ospita più di 20.000 volumi – sono aperti ai visitatori non musulmani dalle 8:30 alle 11 tutti i giorni tranne il venerdì. La visita è gratuita ma occorre avere un abbilgiamento adeguato e i le maniche lunghe. Ma se oggi Muscat si presenta così occorre ricordare che fino agli anni '70 era un porto: per capirne l'evoluzione basta andare a vedere alcuni dei musei della Città Vecchia: qui si trova il palazzo Al Alam dove risiede il sultano ( non si può entrare ma se c'è la bandiera alla porta vuol dire che il sultano è presente) e il Museo nazionale oltre ai musei bait Al Baranda e il Museo della porta: è all'interno di una delle antiche porte portoghesi che protegevano la città. Ma siamo sul mare: e una giornata nella capitale dell'Oman non può essere conclusa senza una sosta in spiaggia. Le spiagge sono facili da raggiungere, pulite e il mare piacevole e nei dintorni noin mancano mai locali dove fumare il narghilè o bere qualcosa mentre le spiagge degli alberghi di lusso sul mare offrono ogni genere di servizio. La scelta è ampia: Qurum Beach si sceglie per il tramonto, ad Azaiba Beach la gente del posto nel week end fa le grigliate e ad Shati Al Qurum Beach si noleggiano anche moto d'acqua e canoe.
Alla fine poi viene un languorino: vale la pena di tornare allora vicino al suq Mutrah dove c'è anche il mercato del pesce e dove si trova uno spartano locale chiamato Fishers Grilled: il pesce si sceglie direttamente dal banco e viene grigliato davanti agli occhi. Da notare i gamberi che hanno dimensioni enormi. Poi si può passeggiare sulla Corniche o scegliere un locale in uno dei grandi alberghi: qui si possono bere anche alcolici e spesso c'è musica. Oppure sedersi ad un caffè tradizionale a godersi l'aria di mare e bere caffè: le «Mille e una notte» sono state scritte da queste parti. Un motivo ci sarà.

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