VIAGGI
Un viaggiatore, un giorno, ha scritto che a Cordoba «appartengono tutta la bellezza e gli ornamenti che deliziano gli occhi o abbagliano la vista». Non era spagnolo ma inglese e non ha esagerato per campanilismo: è davvero un luogo speciale. Non fosse altro perché questa che è la più araba città d'Europa ha un passato glorioso. E un presente che la rende la meta perfetta per andare a vivere quella esperienza unica che è la Pasqua in Spagna (www.spain.info/it/). Credeteci: chi non ha vissuto cosa sia la Semana Santa tra queste terre non può neppure immaginare questa esplosione di devozione, tradizioni, fierezza, emozioni, e stravaganza in salsa andalusa (www.andalucia.org/). Sintesi perfetta di pura essenza di Spagna.
Per tuffarcisi occorre venire qui tra il 24 e il 31 marzo quando le strade saranno solcate da oltre 30 processioni che ripetono un rituale immutabile, vecchio di secoli. Tra le antiche pietre di questa città tutto diventa speciale. Si, perché prima di parlare dei riti occorre fare un lungo passo indietro al 169 a.C. Quando il solito generale romano piazzò qui una base su una collina affacciata sul Guadalquivir. Poteva essere giusto un accampamento: diventò una capitale.
Prima della Betica, la provincia romana in Spagna che diede, tra l'altro i natali a Seneca. Poi, dal 756 dell'Al Andalus, la Spagna islamica, il califfato sotto il quale visse un'epoca di splendore senza precedenti arrivando a diventare il principale centro culturale dell'Occidente con quasi un milione di abitanti. Cordoba fu infatti il punto d'incontro di celebri scienziati, filosofi, astronomi e matematici. Inoltre, furono portate avanti delle importanti opere pubbliche e sorsero monumenti straordinari arrivati sino a noi dopo che nel 1236, quando si realizzo quella crociata chiamata La reconquista, le truppe cristiane cacciarono i musulmani. Gli esempi più celebri sono l'Alcazar dei monarchi cristiani ma soprattutto la Moschea-Cattedrale. Le prime pietre risalgono al 786 ed è stata moschea e chiesa. Ed è oggi un monumento essenziale per comprendere la storia di questa città che come buona parte dell'Andalusia si prepara ora ad un momento speciale: la Pasqua.
Qui, notte e giorno, la città viene avvolta dalla luce delle candele e da un profumo di incenso. Lungo le vie si muovono le processioni degli incappucciati - che qui chiamano pasos - che partono dalle loro sedi, sparse per la città, spesso in antiche chiese, e raggiungono la cattedrale. E sono migliaia le persone coinvolte.
A differenza delle altre città della Andalusia la Semana Santa di Cordoba (www.turismodecordoba.org) è avvolta da un'atmosfera definita «silenziosa y recogida» (silenziosa e raccolta) ma che lascia senza fiato chi arriva da lontano. Le confraternite non sono infatti solo una entità di tipo religioso ma formano una rete che avvolge tutta la cittadinanza come un blasone civile. Lungo percorsi prestabiliti, attraversano le antiche strade della città, le «Hermandades y Cofradías de Córdoba» marciano portando in spalla enormi statue che rappresentano la passione, la morte e la resurrezione di Cristo. A volte si muovono in silenzio, altre sono sono accompagnate da gruppi musicali che segnano il passo dei «costaleros» ovvero coloro che portano il peso enorme di questi monumenti votivi. Preparatevi ad un brivido quando il Venerdì Santo per le strade sfila la Confraternita della Carità, con il suo Crocifisso: a portarlo sono i soldati del Tercio, la Legione straniera spagnola. Marciano cantando di essere i fidanzati della morte. E per dimostrarlo portano la divisa aperta sul petto. Come per dire al nemico: sparami pure.
Un rito antico ma ancora oggi assolutamente contemporaneo da vivere mescolandosi con la gente della città che ripete gli stessi gesti dal XVI secolo fino ad oggi. Dopo il passaggio delle confraternite lungo la via resta una scia di candele sciolte e e una emozione che si tocca con mano. Qui sono passati popoli e legioni: è bello, ancora oggi, vivere la fortuna di mescolarsi a quella emozione.
Idee
I cortili
Cordoba oltre che le processioni per la Pasqua è celebre anche per un altro evento: si tratta della Fiesta de los Patios de Córdoba - la festa dei cortili - un evento riconosciuto dall’Unesco come Patrimonio Immateriale dell’Umanità. Si tratta di un concorso che per un paio di settimane nel mese di maggio richiama migliaia di turisti da tutto il mondo. Nei giorni del Festival i cordovesi mettono in mostra i cortili del centro storico: è possibile visitarli tutto il giorno e i proprietari di casa non perderanno l'occasione per mostrarti la loro ospitalità. Potrai anche assistere a spettacoli di flamenco, degustare tapas.
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